
Le statistiche rivelano che l’interesse per gli oroscopi è in forte aumento e mette l’accento sulla possibilità di approfondire il problema astrologico, necessità avvertita dalla gente che legge l’oroscopo anche di nascosto e avrebbe bisogno di un chiarimento.
Fin dall’antichità più remota, gli uomini hanno cercato di prevedere il futuro con vari mezzi, ora servendosi del volo degli uccelli, ora delle viscere degli animali uccisi, oltre che delle forme classiche quali l’oracolo e le Sibille. I metodi sono diversi ma i più conosciuti sono la cartomanzia, la cristallomanzia, la chiromanzia, la cabala e infine l’astrologia che dalla posizione degli astri al momento della nascita determina le caratteristiche della natura dell’individuo e il suo (possibile) avvenire. A differenza degli altri metodi di predizione, l’astrologia ha una sua struttura che si basa oltre che sull’intuizione anche su una tecnica prettamente scientifica: il suo patrimonio risale a più di 50 secoli fa. Essa ha creato una concezione delle influenze astrali sulla determinazione della natura umana che è fondata sulla corrispondenza analogica tra la realtà umana e quella astrale, che implica la credenza che il cielo di nascita influenzi la personalità dell’uomo (psicoastrologia) e le sue azioni. Astrologia è una parola d’origine greca e significa scienza degli astri. Essa possiede due aspetti: uno statico rappresentato dall’oroscopo fondamentale fissato al momento della nascita, l’altro dinamico che corrisponde agli influssi cosmici che si presentano giorno per giorno e dove l’individuo vien colto non solo nella sua realtà attuale ma anche dal processo che subisce nel corso del tempo. L’oroscopo, il cui nome deriva da un termine greco che significa guardare, ha per riferimento soprattutto l’ora in cui è nato un individuo fotografando al momento del taglio del cordone ombelicale la posizione degli astri e i loro aspetti. Per il grande pubblico l’astrologia resta legata agli oroscopi pubblicati dai giornali benché essa stia a quella vera come l’illustrazione d’un calendario sta a un’opera di pittura. Se poi teniamo conto che il 95% degli oroscopi pubblicati sui vari giornali, siti internet, ascoltati per radio o tv, non sono redatti da un vero astrologo professionista, ma inventati spudoratamente dai vari redattori di questa o quella testata, allora puoi comprendere come a maggior ragione ci troviamo davanti solo ad una caricatura. Purtroppo l’unica fonte d’informazione e d’opinione in materia è quella ricevuta dalla stampa commerciale di periodici a grande tiratura che utilizza, come ho già detto, fantasiosi arrangiatori di cultura i quali fanno sovente “un assemblage” di astrologia e occultismo confondendo il lettore sprovveduto. Nonostante le critiche religiose, scientifiche, ideologiche, l’astrologia stranamente resiste anche nel periodo della cibernetica e la sua ricomparsa rende interessante la conoscenza degli antefatti che l’hanno portata ad essere nella storia oggetto d’interesse o di disprezzo. Il suo fascino psicologico e culturale non è legato alla funzione che più spesso la gente le attribuisce (cioè la previsione dell’avvenire) ma al sistema di rappresentazione che ha una sua logica (l’analogia) e un suo materiale (il simbolo), dove il microcosmo umano esprime in modo analogico il macrocosmo cosmico. Anche i profeti si sono riferiti spesso agli astri. Nell’Ecclesiaste 3, 1-8 troviamo:
«Vi è una stagione per ogni cosa e un tempo per ogni proponimento sotto la volta del cielo.
un tempo per la semina, uno per il raccolto
un tempo per uccidere e uno per salvare, uno per costruire e uno per demolire
un tempo per le lacrime, uno per il riso
un tempo per le preci, uno per la danza
un tempo per ottenere, uno per concedere, uno per prendere uno per dare
un tempo per imporsi, uno per cedere
un tempo per la guerra e uno per la pace».
Fin dall’antichità più remota, gli uomini hanno cercato di prevedere il futuro con vari mezzi, ora servendosi del volo degli uccelli, ora delle viscere degli animali uccisi, oltre che delle forme classiche quali l’oracolo e le Sibille. I metodi sono diversi ma i più conosciuti sono la cartomanzia, la cristallomanzia, la chiromanzia, la cabala e infine l’astrologia che dalla posizione degli astri al momento della nascita determina le caratteristiche della natura dell’individuo e il suo (possibile) avvenire. A differenza degli altri metodi di predizione, l’astrologia ha una sua struttura che si basa oltre che sull’intuizione anche su una tecnica prettamente scientifica: il suo patrimonio risale a più di 50 secoli fa. Essa ha creato una concezione delle influenze astrali sulla determinazione della natura umana che è fondata sulla corrispondenza analogica tra la realtà umana e quella astrale, che implica la credenza che il cielo di nascita influenzi la personalità dell’uomo (psicoastrologia) e le sue azioni. Astrologia è una parola d’origine greca e significa scienza degli astri. Essa possiede due aspetti: uno statico rappresentato dall’oroscopo fondamentale fissato al momento della nascita, l’altro dinamico che corrisponde agli influssi cosmici che si presentano giorno per giorno e dove l’individuo vien colto non solo nella sua realtà attuale ma anche dal processo che subisce nel corso del tempo. L’oroscopo, il cui nome deriva da un termine greco che significa guardare, ha per riferimento soprattutto l’ora in cui è nato un individuo fotografando al momento del taglio del cordone ombelicale la posizione degli astri e i loro aspetti. Per il grande pubblico l’astrologia resta legata agli oroscopi pubblicati dai giornali benché essa stia a quella vera come l’illustrazione d’un calendario sta a un’opera di pittura. Se poi teniamo conto che il 95% degli oroscopi pubblicati sui vari giornali, siti internet, ascoltati per radio o tv, non sono redatti da un vero astrologo professionista, ma inventati spudoratamente dai vari redattori di questa o quella testata, allora puoi comprendere come a maggior ragione ci troviamo davanti solo ad una caricatura. Purtroppo l’unica fonte d’informazione e d’opinione in materia è quella ricevuta dalla stampa commerciale di periodici a grande tiratura che utilizza, come ho già detto, fantasiosi arrangiatori di cultura i quali fanno sovente “un assemblage” di astrologia e occultismo confondendo il lettore sprovveduto. Nonostante le critiche religiose, scientifiche, ideologiche, l’astrologia stranamente resiste anche nel periodo della cibernetica e la sua ricomparsa rende interessante la conoscenza degli antefatti che l’hanno portata ad essere nella storia oggetto d’interesse o di disprezzo. Il suo fascino psicologico e culturale non è legato alla funzione che più spesso la gente le attribuisce (cioè la previsione dell’avvenire) ma al sistema di rappresentazione che ha una sua logica (l’analogia) e un suo materiale (il simbolo), dove il microcosmo umano esprime in modo analogico il macrocosmo cosmico. Anche i profeti si sono riferiti spesso agli astri. Nell’Ecclesiaste 3, 1-8 troviamo:
«Vi è una stagione per ogni cosa e un tempo per ogni proponimento sotto la volta del cielo.
un tempo per la semina, uno per il raccolto
un tempo per uccidere e uno per salvare, uno per costruire e uno per demolire
un tempo per le lacrime, uno per il riso
un tempo per le preci, uno per la danza
un tempo per ottenere, uno per concedere, uno per prendere uno per dare
un tempo per imporsi, uno per cedere
un tempo per la guerra e uno per la pace».