Ad un certo punto Marte, Nettuno, Plutone, Mercurio, il Sole, la Luna, le costellazioni dei Gemelli, del Leone e dei Pesci, mi dissero:
Per molti esseri umani più del 95% del DNA è un mistero, poiché sembra non avere alcuna funzione evidente. Sono convinti che questa parte del DNA sia un residuo chimico del processo evolutivo e che non sia più utilizzato dall’essere umano: quindi lo ignorano.
In realtà è il processore che pilota la parte che conoscono: il restante 3% o poco più.
Il 95% del DNA degli esseri umani è lo schema della loro essenza divina, di tutte le loro vite, di tutti i loro successi, dei loro fallimenti, di tutte le loro esperienze, ecc.
Le cose che sono nella dimensione “quantica” non sono logiche nella terza dimensione, hanno poco senso per un pensatore lineare e, poiché molti degli esseri umani sono lineari, procedono quindi ancora col pregiudizio che la loro realtà si basa solo su meno dimensioni di quelle che in realtà l’universo contempla. Fin quando tutto il resto non sarà svelato agli esseri umani, vedranno solo la realtà limitata in cui si trovano.
Molti esseri umani (scienziati, biologi, accademici, ricercatori, ecc.) vogliono esaminare le cose che si aspettano di trovare nella loro realtà, ma cozzano contro un muro che non è di per sé evidente. In realtà non sanno neanche che ci cozzano contro, poiché non riescono a pensare oltre la loro dimensione e quindi continuano a concentrarsi solo su quel 3%, poiché è solo quello che sembra lavorare.
Molti esseri umani considerano il cervello come il centro della coscienza, poiché è l’insieme neurologico più altamente organizzato e di una tale complessità di sinapsi, per cui sembra dover essere il responsabile di quella che viene chiamata la coscienza umana: nulla di più sbagliato!
È soltanto lo strumento di terza dimensione che risponde a quel 95% del DNA, è lo strumento in cui avvengono le sinapsi ed è notevolmente complesso.
Per molti esseri umani più del 95% del DNA è un mistero, poiché sembra non avere alcuna funzione evidente. Sono convinti che questa parte del DNA sia un residuo chimico del processo evolutivo e che non sia più utilizzato dall’essere umano: quindi lo ignorano.
In realtà è il processore che pilota la parte che conoscono: il restante 3% o poco più.
Il 95% del DNA degli esseri umani è lo schema della loro essenza divina, di tutte le loro vite, di tutti i loro successi, dei loro fallimenti, di tutte le loro esperienze, ecc.
Le cose che sono nella dimensione “quantica” non sono logiche nella terza dimensione, hanno poco senso per un pensatore lineare e, poiché molti degli esseri umani sono lineari, procedono quindi ancora col pregiudizio che la loro realtà si basa solo su meno dimensioni di quelle che in realtà l’universo contempla. Fin quando tutto il resto non sarà svelato agli esseri umani, vedranno solo la realtà limitata in cui si trovano.
Molti esseri umani (scienziati, biologi, accademici, ricercatori, ecc.) vogliono esaminare le cose che si aspettano di trovare nella loro realtà, ma cozzano contro un muro che non è di per sé evidente. In realtà non sanno neanche che ci cozzano contro, poiché non riescono a pensare oltre la loro dimensione e quindi continuano a concentrarsi solo su quel 3%, poiché è solo quello che sembra lavorare.
Molti esseri umani considerano il cervello come il centro della coscienza, poiché è l’insieme neurologico più altamente organizzato e di una tale complessità di sinapsi, per cui sembra dover essere il responsabile di quella che viene chiamata la coscienza umana: nulla di più sbagliato!
È soltanto lo strumento di terza dimensione che risponde a quel 95% del DNA, è lo strumento in cui avvengono le sinapsi ed è notevolmente complesso.