E una notte Urano e Nettuno mi dissero:
Lo sentire di che è stato e di che a venire
è dello contacto lo frutto cum te medesmo
nullo prodigio ma riflessi paralleli percepire
in realtade allo infinito tu ennesmo
Non per spazio né per tempo è lo riflesso
che allo infinito ad libitum ripete
e lo stolto e lo superbo si fa perplesso
chè parva ratio veritatis alcuna sete
Esto è scripto una tantum nello Universo
dello creato ogni cosa in Aeternum
chiunque acceda sapiente e maestro
spazio e tempo prevedi e porti tecum
Lo futuro è già passato
e lo passato è già futuro
occhi che ingannato
e lo gioco si fa duro
Lo sentire di che è stato e di che a venire
è dello contacto lo frutto cum te medesmo
nullo prodigio ma riflessi paralleli percepire
in realtade allo infinito tu ennesmo
Non per spazio né per tempo è lo riflesso
che allo infinito ad libitum ripete
e lo stolto e lo superbo si fa perplesso
chè parva ratio veritatis alcuna sete
Esto è scripto una tantum nello Universo
dello creato ogni cosa in Aeternum
chiunque acceda sapiente e maestro
spazio e tempo prevedi e porti tecum
Lo futuro è già passato
e lo passato è già futuro
occhi che ingannato
e lo gioco si fa duro