Le informazioni di seguito riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate, hanno solo un fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.
Siamo proprio noi i più grandi nemici di noi stessi; con le nostre stesse mani creiamo la maggior parte delle sofferenze che ci angustiano! In campo psichico, è stato accertato che nessuna depressione emotiva colpisce più della paura; ma, in nove casi su dieci, si tratta di timori del tutto infondati senza la minima ragione d’essere. Il soggetto colpito da queste illogiche paure ha tagliato tutti i ponti con la realtà. Se si fermasse a riflettere per un solo momento, si accorgerebbe di essere stato colpito solo molto raramente dalle orribili cose da lui temute e che la gran parte delle esperienze da lui effettivamente vissute erano di natura tale da non giustificare timore alcuno. La paura non solo è inutile (per il semplice motivo che non serve a nulla) ma, anzi, è addirittura nociva sotto due aspetti: innanzitutto favorisce il verificarsi proprio della cosa temuta. Non bisogna temere ciò che non si è mai conosciuto o mai visto se non se ne ha un buon motivo. In caso contrario, metterete voi stessi in condizione di sperimentare proprio quanto più temete. In secondo luogo, la paura ha sul corpo un effetto distruttivo e depressivo in quanto spegne ogni forma di vitalità, altera la respirazione e vi impedisce di portar a termine qualsiasi lavoro serio, razionale oppure di pensare seguendo un comune filo logico. Si deve, di conseguenza, evitare ogni tipo di paura in quanto «questa non aiuta nessuno e fa male a tutti». Tuttavia, il lettore potrà obiettare, «io non riesco a controllare con facilità la mia paura, è qualcosa che esula dalla mia volontà, non sono io che la cerco, è lei che mi insegue e mi sopraffà». Ciò può essere vero, ma soltanto fino ad un certo punto. Esistono due tipi di paura, quella istintiva ed irrazionale e quella conscia e frutto di riflessione. La prima è un residuo lasciatoci dai nostri antenati ed è peraltro condivisa da tutti gli animali superiori. Non possiamo far niente per liberarcene ma tale angoscia, di regola, è solo momentanea e si conclude nel giro di pochi minuti – avvertiamo l’impulso di scappare oppure di abbandonarci ad una serie di reazioni che richiedono un’espressione immediata, ma tale paura istintiva può essere dominata dalla mente. La nostra ragione ci dice, dopo un attimo di riflessione, che non abbiamo nulla da temere, motivo per cui torniamo prontamente sui nostri passi e quasi ci vergogniamo per una simile manifestazione di debolezza. Questa, in linea di principio, non è la paura da combattere poiché è più fisica che mentale e, soprattutto, di breve durata. Pertanto, al fine di non essere sopraffatti da qualsivoglia forza o pensiero negativo, non c’è altro da fare che combattere, opporre una strenua resistenza, affrontare la situazione a viso aperto, con calma e decisione: dinnanzi al vostro attacco, il male si scioglierà come la rugiada investita dai raggi del sole mattutino. Come può la paura operare sul corpo fino a provocarne una malattia? Paralizzando soprattutto i centri nervosi, specialmente quelli dei nervi vaso-motori, causando in tal modo non solo un rilassamento muscolare ma anche congestioni capillari di svariato genere. E’ interessante rilevare che la paura e tutte le emozioni depressive di natura similare servono a comprimere e a contrarre il corpo – mentre l’allegria, l’amore, l’altruismo e tutte le emozioni più nobili provocano un rilassamento sia mentale che fisico – aprendo i cancelli, vuoi mentali che fisiologici, dell’organismo. Il termine «spaventato a morte» non costituisce un’espressione casuale ma si fonda su valide motivazioni vuoi fisiologiche che psicologiche. La paura presenta la caratteristica di essere molto contagiosa. In determinate condizioni, il terrore manifestato da una persona viene istantaneamente comunicato all’intera compagnia. Tutti avvertono piccoli brividi correre lungo la schiena, i capelli si rizzano ed un sudore freddo si espande per tutto il corpo. Tutto ciò sta a dimostrare l’effetto profondo che questo stato emotivo ha sulle funzioni del corpo ed anche con quanta facilità esso si propaghi. La paura riesce a fermare quasi del tutto le funzioni cardiache e a paralizzare l’intero sistema nervoso. Esperimenti molto accurati hanno dimostrato che il terrore infonde un senso di spossatezza del tutto particolare. Considerato quanto sopra, possiamo affermare che un modo naturale e normale per superare un simile stato di cose è quello di aprire la mente alla fede e alla speranza. Unendo le forze psichiche alla fede e ad un soddisfacente stato di salute, la paura sarà bandita per sempre e in modo definitivo dai vostri pensieri. A ciò spesso si arriva col ragionamento, benché sia anche necessario un certo sforzo di volontà. Per aver la meglio su questo terribile mostro denominato «Paura» sarà di grande aiuto una opposizione risoluta, la fiducia in una protezione di qualche entità superiore e quella nei propri mezzi, nonché la collaborazione di qualche fidato consigliere spirituale.
Siamo proprio noi i più grandi nemici di noi stessi; con le nostre stesse mani creiamo la maggior parte delle sofferenze che ci angustiano! In campo psichico, è stato accertato che nessuna depressione emotiva colpisce più della paura; ma, in nove casi su dieci, si tratta di timori del tutto infondati senza la minima ragione d’essere. Il soggetto colpito da queste illogiche paure ha tagliato tutti i ponti con la realtà. Se si fermasse a riflettere per un solo momento, si accorgerebbe di essere stato colpito solo molto raramente dalle orribili cose da lui temute e che la gran parte delle esperienze da lui effettivamente vissute erano di natura tale da non giustificare timore alcuno. La paura non solo è inutile (per il semplice motivo che non serve a nulla) ma, anzi, è addirittura nociva sotto due aspetti: innanzitutto favorisce il verificarsi proprio della cosa temuta. Non bisogna temere ciò che non si è mai conosciuto o mai visto se non se ne ha un buon motivo. In caso contrario, metterete voi stessi in condizione di sperimentare proprio quanto più temete. In secondo luogo, la paura ha sul corpo un effetto distruttivo e depressivo in quanto spegne ogni forma di vitalità, altera la respirazione e vi impedisce di portar a termine qualsiasi lavoro serio, razionale oppure di pensare seguendo un comune filo logico. Si deve, di conseguenza, evitare ogni tipo di paura in quanto «questa non aiuta nessuno e fa male a tutti». Tuttavia, il lettore potrà obiettare, «io non riesco a controllare con facilità la mia paura, è qualcosa che esula dalla mia volontà, non sono io che la cerco, è lei che mi insegue e mi sopraffà». Ciò può essere vero, ma soltanto fino ad un certo punto. Esistono due tipi di paura, quella istintiva ed irrazionale e quella conscia e frutto di riflessione. La prima è un residuo lasciatoci dai nostri antenati ed è peraltro condivisa da tutti gli animali superiori. Non possiamo far niente per liberarcene ma tale angoscia, di regola, è solo momentanea e si conclude nel giro di pochi minuti – avvertiamo l’impulso di scappare oppure di abbandonarci ad una serie di reazioni che richiedono un’espressione immediata, ma tale paura istintiva può essere dominata dalla mente. La nostra ragione ci dice, dopo un attimo di riflessione, che non abbiamo nulla da temere, motivo per cui torniamo prontamente sui nostri passi e quasi ci vergogniamo per una simile manifestazione di debolezza. Questa, in linea di principio, non è la paura da combattere poiché è più fisica che mentale e, soprattutto, di breve durata. Pertanto, al fine di non essere sopraffatti da qualsivoglia forza o pensiero negativo, non c’è altro da fare che combattere, opporre una strenua resistenza, affrontare la situazione a viso aperto, con calma e decisione: dinnanzi al vostro attacco, il male si scioglierà come la rugiada investita dai raggi del sole mattutino. Come può la paura operare sul corpo fino a provocarne una malattia? Paralizzando soprattutto i centri nervosi, specialmente quelli dei nervi vaso-motori, causando in tal modo non solo un rilassamento muscolare ma anche congestioni capillari di svariato genere. E’ interessante rilevare che la paura e tutte le emozioni depressive di natura similare servono a comprimere e a contrarre il corpo – mentre l’allegria, l’amore, l’altruismo e tutte le emozioni più nobili provocano un rilassamento sia mentale che fisico – aprendo i cancelli, vuoi mentali che fisiologici, dell’organismo. Il termine «spaventato a morte» non costituisce un’espressione casuale ma si fonda su valide motivazioni vuoi fisiologiche che psicologiche. La paura presenta la caratteristica di essere molto contagiosa. In determinate condizioni, il terrore manifestato da una persona viene istantaneamente comunicato all’intera compagnia. Tutti avvertono piccoli brividi correre lungo la schiena, i capelli si rizzano ed un sudore freddo si espande per tutto il corpo. Tutto ciò sta a dimostrare l’effetto profondo che questo stato emotivo ha sulle funzioni del corpo ed anche con quanta facilità esso si propaghi. La paura riesce a fermare quasi del tutto le funzioni cardiache e a paralizzare l’intero sistema nervoso. Esperimenti molto accurati hanno dimostrato che il terrore infonde un senso di spossatezza del tutto particolare. Considerato quanto sopra, possiamo affermare che un modo naturale e normale per superare un simile stato di cose è quello di aprire la mente alla fede e alla speranza. Unendo le forze psichiche alla fede e ad un soddisfacente stato di salute, la paura sarà bandita per sempre e in modo definitivo dai vostri pensieri. A ciò spesso si arriva col ragionamento, benché sia anche necessario un certo sforzo di volontà. Per aver la meglio su questo terribile mostro denominato «Paura» sarà di grande aiuto una opposizione risoluta, la fiducia in una protezione di qualche entità superiore e quella nei propri mezzi, nonché la collaborazione di qualche fidato consigliere spirituale.