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COSTELLAZIONE DELL'ARIETE
L’Ariete non è una costellazione particolarmente brillante: se si escludono le tre stelle più luminose, situate sulla fronte e su un corno, α, β e γ Arietis, la cui magnitudine è rispettivamente di 2, 2,65 e 3,09, le altre non superano quella di 4,6. La prima è detta Hamal, dall’arabo al Ras al Hamal, che significa “testa di pecora”, e in effetti è situata proprio sulla fronte dell’animale. Ma fra gli Arabi era chiamata anche al Natih, “il corno che cozza”. Molti templi greci fino al IV secolo a.C. erano orientati su Hamal, specie quelli dedicati a Zeus, perché il dio supremo era simboleggiato anche dall’ariete. In Mesopotamia, dove originariamente non esisteva questa costellazione, la stella si chiamava Dil-Kar, “l’annunciatrice dell’alba”, o Arku-sha-rishu-ku, “il dietro della testa del condottiero”. Β Arietis è detta Sheratan, dall’arabo al sharat, “il segno”, poiché ai tempi di Ipparco, nel II secolo a.C., essa segnava l’equinozio di primavera; e γ Arietis è chiamata Mesarthim, dall’ebraico mshartim, “i ministri”: è una stella doppia le cui componenti si stanno progressivamente avvicinando. Anche un’altra stellina, δ Arietis (di magnitudine 4,6) ha un nome: Botein, dall’arabo al Butain, “la pancia”, perché è situata in quella posizione. |