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COSTELLAZIONE DELLA VERGINE
La Vergine (Virgo) è la seconda costellazione del cielo per dimensioni. Superata soltanto dall’Idra, che tuttavia è meno luminosa, ha le sembianze di una donna alata che stringe nella mano sinistra una spiga di grano. Le stelle della Vergine La Vergine compare nel cielo orientale in marzo, si eleva sulla plaga meridionale in aprile, maggio e giugno, discende in luglio verso occidente e scompare in settembre fra le brume della sera. Il Sole si leva in questa costellazione da metà settembre ai primi di novembre. La stella più luminosa è Spica (α Virginis, una doppia di magnitudine 1,0, la sedicesima del firmamento) che indica la spiga di grano tenuta in mano dalla Vergine: grazie alla sua vicinanza all’eclittica era usata una volta dai naviganti per le coordinate di rotta. E’ facile individuarla prolungando la curva che va dal timone del Gran Carro ad Arturo. E’ molto appariscente perché situata in una zona poco popolata di stelle luminose. Culmina sul meridiano alla mezzanotte del 13 aprile. Fu proprio l’osservazione di Spica e di Regolo, la stella più luminosa della costellazione del Leone, a consentire a Ipparco, nel III secolo a.C., di calcolare la precessione degli equinozi. Β Virginis (di magnitudine 3,8) è detta invece Zavijava, dall’arabo zavijah che significa “l’angolo”; γ Virginis (una doppia di magnitudine 2,7), situata generalmente sul petto, si chiama Porrima, che nella religione romana era detta anche Prorsa. Ε Virginis (di magnitudine 2,8), posta generalmente sulla parte inferiore dell’ala destra, è detta Vindemiatrix, ovvero “vendemmiatrice”, perché anticamente, appena la si vedeva sorgere poco prima del Sole nel mese di agosto, si cominciava la vendemmia. |