ATTRIBUTI E VALORI DELLA MANO
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Una leggenda dice che fu uno spirito maligno che trasformò in mani le due estremità anteriori, al primitivo animale-uomo, rendendolo così capace di infinite azioni che prima gli erano impossibili, e quindi anche del male. Nell’uomo, la mano assume un ruolo importantissimo; è il membro che più gli serve, che più lo aiuta nell’esistenza, che gli ha concesso di elevarsi al di sopra di tutte le altre specie viventi, di progredire, di creare tutti i presupposti necessari al continuo sviluppo della società umana, di raggiungere, infine, l’attuale grado di civiltà. Se non fossero stati accordati i movimenti, prensili e tattili, di questo arto, ci sarebbe stata negata ogni possibilità di vita civile; dall’impossibilità di confezionare un tessuto per coprirci, di costruire un mezzo per spostarci più o meno rapidamente, a tutte le infinite forme del progresso meccanico e scientifico che agevola in ogni forma la nostra esistenza. Anche spiritualmente, la nostra mano ha una funzione insostituibile. La mano accarezza o castiga, si apre nell’offerta generosa, medica una piaga, porge da bere all’assetato, tiene il pennello o lo scalpello dell’artista, la penna allo scrittore, adopera armi per difendersi, ma anche per offendere. La mano ha una speciale sensibilità, così che può sostituire la vista al cieco permettendo di trasmettergli la sensazione della presenza delle cose attraverso il tatto e di rivelargliene la forma; la reazione ad ogni impulso della volontà è immediata e alle volte sembra che la volizione risieda nella mano stessa tanto il gesto pare spontaneo e rapido. Al gesto della mano sono dati particolari valori. La mano levata alta dà forza alla formula del giuramento, il sacerdote leva la mano a benedire, col pollice unge la fronte al bambino perché entri nella comunità di Cristo, il vescovo col pollice unge col crisma il battezzato e lo conferma nella fede cristiana ed è col “pollice verso” che il popolo decretava la morte del gladiatore nelle arene romane. La mano raccoglie la sintesi di tutta l’esistenza. E’ la mano della madre che avvicina la creatura appena nata al suo seno per la prima poppata vitale, è la mano che chiude gli occhi a chi deve scendere nella bara per l’estremo transito. Tutto il complesso dei caratteri somatici è foggiato dalla natura nel crogiolo in cui si fondono tutte le ascendenze dell’individuo, selezionandole e accettando alcuni loro riflessi per trasmettere una parte dei caratteri di essi in eredità al discendente. E’ innegabile che nel fisico di un individuo si può leggere quale siano le sue origini, ma queste linee fisiche sono il risultato non soltanto di un modo di vita esclusivamente materiale ma rispondono anche a complesse eredità spirituali. Chi discende da lavoratori della terra avrà un fisico che risponde a determinate caratteristiche dovute alle condizioni e alle necessità insite nel duro lavoro manuale e sarà ben diverso da quello dell’individuo che discende da un ceppo in cui ogni attività si svolgeva nel chiuso degli uffici, delle biblioteche o in professioni libere. E non si tratta solo di differenze di muscolatura: lo spirito ha lasciato le sue impronte e la mano le riassume. Nella mano larga dura del contadino non si rilevano che le linee principali e i segni semplici dei pochi avvenimenti che potranno turbare e concludere la sua esistenza; ben diverse le linee tormentate e numerose che solcano le mani dell’uomo di scienza o di vita spiritualmente tumultuosa. Come le circonvoluzioni cerebrali più o meno complesse presiedono allo sviluppo dell’intelligenza, così anche le linee della mano più o meno numerose e profonde e in particolari posizioni, possono dare l’indicazione di quali caratteristiche sarà dotata la nostra vita. Spiegare la predestinazione? E’ impossibile; ci limiteremo a dire che da esami lunghi e accuratissimi eseguiti con serietà e passione da molti studiosi che negli ultimi quattro secoli, particolarmente in Francia, ne hanno redatto precisi rapporti, e dalle nostre personali osservazioni abbiamo potuto dedurre le conclusioni che ora riassumiamo, sulle indicazioni che le linee e la forma della mano possono offrirci per conoscere l’indole, le virtù, i difetti e i principali avvenimenti che possono segnare il corso del destino dell’uomo. La chiromanzia non è magia o divinazione, è scienza deduttiva che trova i suoi elementi nella fisica e nella natura. E’ calcolo preciso, frutto della comparazione delle diverse forme e delle specifiche caratteristiche della mano. Appurato che i movimenti della mano non hanno alcuna influenza sulla formazione delle linee, si può chiedere a queste di rivelare ciò che lo spirito, che le è legato, animatore della mano, ha impresso al carattere dell’uomo e ne dirige la condotta e ciò che, per imperscrutabili misteri dell’universo, il destino ha in serbo per lui. Già all’inizio della vita il bambino ha nella sua minuscola mano segnate ben nitide le linee che invece si cancellano, in tutto o in parte, quando il cervello non ha più contatto diretto con la mano. Solamente la forza di volontà può cambiare le nostre situazioni. Madame de Thèbes (pseudonimo della francese Anna Savigny) afferma appunto che la nostra volontà può cambiare il destino, nel senso che se la mano rivela, ad esempio, che in un determinato periodo della nostra esistenza potremmo essere colpiti da una grave malattia, potremo opportunamente premunirci contro di essa e riuscire ad evitarla o, quanto meno a diminuirne la gravità; oppure potremo migliorare la nostra fortuna se, avvertiti dall’arresto (per una passione amorosa o per eccesso di azzardo od altro) della linea che la indica, potremo con la volontà superare anche questa crisi. E’ noto, infatti, che le linee della mano possono subire variazioni che denotano precisamente il variare delle nostre situazioni materiali e morali. Attraverso la chiromanzia, che troppo facili e superficiali detrattori tendono a considerare ciarlataneria o mistificazione, si possono evitare molti gravi errori. Se si tenessero in maggior considerazione gli avvenimenti che ci vengono dall’esame della nostra mano, quante carriere sbagliate si sarebbero evitate e quante minori infelicità persino nella scelta dell’uomo o della donna cui legarsi per tutta la vita! Naturalmente la chiromanzia, come tutte le scienze, non può aspirare all’infallibilità, anche perché dipende dall’acume e dalla preparazione di chi se ne serve. E’ certo che fanno sorridere i chiromanti improvvisati che ne fanno un’arte da salotto, ma in generale il chiromante ha una base di lunghi studi, di molteplici esperienze e una particolare sensibilità che gli fa sentire e interpretare anche i fluidi che emanano da ciascuno di noi e che la mano concentra e trasmette. Comunque, dobbiamo pensare che errori possono essere commessi in tutti i campi; nemmeno la medicina pretende l’infallibilità nei suoi cultori. Quante diagnosi sono state sbagliate anche da clinici di grande fama! Tuttavia, i risultati positivi che sono stati constatati e comunicati a noi da scrittori di indubbia cultura e probità ci fanno riporre la più completa fiducia nell’appassionante studio della scienza detta Chiromanzia, che cercheremo di offrire ai lettori nelle esemplificazioni che riteniamo più adatte ad essere conosciute e ricordate.
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