LA GALASSIA - LA VIA LATTEA
Se immaginiamo di viaggiare nello spazio oltre il pianeta Terra, oltre i "cieli dei pianeti", oltre Plutone e i confini del sistema solare (nubi di Oort), ci troveremo in uno spazio cosmico, in un fiume di stelle a forma di spirale che si diparte da un centro fittissimo di luci. Il Sole e il suo sistema si trovano verso la periferia di una città di una ventina di miliardi di stelle, detta galassia. Questo nome deriva dal greco e significa latte, quindi "Via Lattea". Si raccontava che il latte del seno di Era, dopo che il piccolo e inviso Eracle aveva tentato di abbeverarsi, bagnò il cielo di una bianca scia. La "Galassia" era tra i greci anche una festa, dove si offrivano focacce preparate con il latte alla Madre degli dei. Gli Inca, che vivevano nel luogo della Terra forse migliore per osservare la zona centrale della galassia, la chiamarono Mayu: il fiume. Il latte materno o il fiume che lambisce le case, sono metafore di un'appartenenza. La galassia, che noi vediamo immensa in cielo, è la nostra casa celeste, il fiume di stelle dove lo stesso Sole nuota. La nostra è una "galassia a spirale". E' costituita da un disco relativamente appiattito, dove la concentrazione di stelle è molto alta, e da un alone sferico diffuso, dove le stelle sono ben più rare ma presenti. Nel disco centrale si osserva un rigonfiamento centrale più fitto di stelle (bulge), dal quale si dipartono vari bracci luminosi a forma di spirale: in uno di questi bracci, in posizione esterna, è collocato il nostro Sole. Le stelle del disco centrale danno luogo all'intenso chiarore della Via Lattea, in mezzo alla quale si fa correre il cosiddetto Equatore Galattico, circolo massimo del cielo, che individua due Poli; il Polo Nord è nella costellazione Coma Berenices. Non solo le stelle della Via Lattea, ma quasi tutte le luci che ad occhio nudo si osservano in cielo appartengono alla galassia (o al disco o all'alone). Fino a non molto tempo fa, si pensava che l'universo si esaurisse in una galassia; con i telescopi moderni se ne possono osservare miliardi, anelli di luce in un cosmo che pare senza fine. Tra quelle esterne alla nostra, solo poche sono visibili ad occhio nudo nel cielo notturno, e sono le più vicine, le galassie del gruppo locale. Tra queste la Piccola e la Grande Nube di Magellano, galassie irregolari visibili nell'emisfero Sud, e quella di Andromeda: M 31, a forma di disco a spirale
Se immaginiamo di viaggiare nello spazio oltre il pianeta Terra, oltre i "cieli dei pianeti", oltre Plutone e i confini del sistema solare (nubi di Oort), ci troveremo in uno spazio cosmico, in un fiume di stelle a forma di spirale che si diparte da un centro fittissimo di luci. Il Sole e il suo sistema si trovano verso la periferia di una città di una ventina di miliardi di stelle, detta galassia. Questo nome deriva dal greco e significa latte, quindi "Via Lattea". Si raccontava che il latte del seno di Era, dopo che il piccolo e inviso Eracle aveva tentato di abbeverarsi, bagnò il cielo di una bianca scia. La "Galassia" era tra i greci anche una festa, dove si offrivano focacce preparate con il latte alla Madre degli dei. Gli Inca, che vivevano nel luogo della Terra forse migliore per osservare la zona centrale della galassia, la chiamarono Mayu: il fiume. Il latte materno o il fiume che lambisce le case, sono metafore di un'appartenenza. La galassia, che noi vediamo immensa in cielo, è la nostra casa celeste, il fiume di stelle dove lo stesso Sole nuota. La nostra è una "galassia a spirale". E' costituita da un disco relativamente appiattito, dove la concentrazione di stelle è molto alta, e da un alone sferico diffuso, dove le stelle sono ben più rare ma presenti. Nel disco centrale si osserva un rigonfiamento centrale più fitto di stelle (bulge), dal quale si dipartono vari bracci luminosi a forma di spirale: in uno di questi bracci, in posizione esterna, è collocato il nostro Sole. Le stelle del disco centrale danno luogo all'intenso chiarore della Via Lattea, in mezzo alla quale si fa correre il cosiddetto Equatore Galattico, circolo massimo del cielo, che individua due Poli; il Polo Nord è nella costellazione Coma Berenices. Non solo le stelle della Via Lattea, ma quasi tutte le luci che ad occhio nudo si osservano in cielo appartengono alla galassia (o al disco o all'alone). Fino a non molto tempo fa, si pensava che l'universo si esaurisse in una galassia; con i telescopi moderni se ne possono osservare miliardi, anelli di luce in un cosmo che pare senza fine. Tra quelle esterne alla nostra, solo poche sono visibili ad occhio nudo nel cielo notturno, e sono le più vicine, le galassie del gruppo locale. Tra queste la Piccola e la Grande Nube di Magellano, galassie irregolari visibili nell'emisfero Sud, e quella di Andromeda: M 31, a forma di disco a spirale