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COSTELLAZIONE DELLA BILANCIA
La Bilancia (Libra), una piccola e debole costellazione, sorge col Sole durante il mese di novembre, mentre come segno zodiacale copre i 30° che vanno dall’equinozio autunnale fino all’inizio della terza decade di ottobre. E’ l’unica dello zodiaco che non ha le sembianze di un essere animato. La figura, una bilancia a due bracci, risale ai Sumeri che la chiamavano GIS.EREN (in accadico zibanitu). Poi venne sostituita nell’astronomia greca dalle Chele dello Scorpione. Lo Scorpione era dunque nella Grecia classica una figura stellare più vasta e conteneva due segni, come confermava anche Igino scrivendo che “a causa delle dimensioni del suo corpo, lo si divide in due segni, e la rappresentazione di uno dei due ha preso da noi il nome di Bilancia”. Ne sono testimonianza i nomi di derivazione araba delle due stelle principali: la prima, α Librae, (di magnitudine 2,75), situata su un piatto della bilancia, si chiama Zubenelgenubi, dall’arabo al zuban al janubiyyah, ovvero “chela meridionale”; mentre la seconda, β Librae (di magnitudine 2,61), sull’ago della bilancia, è detta Zubeneschamali, da al zuban al shamaliyya, ovvero “chela settentrionale”. Un’altra stella, γ Zubenelakrab (di magnitudine 3,9), che si trova sull’altro piatto della bilancia, ricorda col suo nome, più generico dei precedenti, che in arabo significa “chela dello Scorpione”, la sua antica appartenenza a quella costellazione. Fu il calendario giuliano, nel 46 a.C., a restaurare l’immagine della Bilancia. L’aveva voluto Giulio Cesare, che si faceva ritrarre in alcune monete con una bilancia in mano quale dispensatore di giustizia. Si era avvalso della consulenza di astronomi egizi non a caso perché sia il nuovo calendario solare romano sia l’immagine della Bilancia erano già stati elaborati fin dal III secolo a.C. in Alessandria, come testimonia il Decreto di Canopus, scoperto nel 1866 a Sanor Tanis. |