ASTROLOGIA PLUTONE MITOLOGIA GRECA ROMANA
Il suo nome è la traduzione, tramite il
latino, del greco Pluton, “il ricco”, che era un soprannome dato ad Ade
(Aides), il dio che governava gli inferi: ricco perché le viscere della terra
celano ricchezze inesauribili. Per questo motivo lo si rappresentava con il
corno dell’abbondanza. Figlio di Crono e di Rea, era uno dei tre dei, con Zeus
e Poseidone, che si erano spartiti l’universo dopo la vittoria sui Titani.
Regnava sui morti insieme con Persefone, che però rimaneva accanto a lui
soltanto per un terzo dell’anno. Ade, il cui nome significa “l’invisibile”, non
era quasi mai nominato perché si temeva di scatenare la sua collera: si
preferiva designarlo con eufemismi, tra i quali il più frequente era Plutone.
La sua funzione di re degli inferi si addice perfettamente allo Scorpione,
sicché gli astrologi moderni hanno assegnato al pianeta questo domicilio
insieme con Marte. Lo si rappresentava barbuto e nudo su un trono, con una
corona nera come la notte, uno scettro in una mano, a simboleggiare la sua
signoria sul regno delle ombre, e una chiave nell’altra perché dal suo dominio
nessuno poteva uscire.
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