|
COSTELLAZIONE DEI GEMELLI
I Gemelli (Gemini) sono il terzo segno dello zodiaco che, secondo il calendario astrologico, si leva poco prima del Sole dalla seconda metà di maggio al solstizio estivo. Ma oggi in realtà la levata eliaca della costellazione avviene dalla seconda metà di giugno alla seconda metà di luglio. La si può vedere perfettamente nel cielo notturno da dicembre a marzo sopra Orione: da un punto vicino a una sua stella, Castore, irradiano poco prima del solstizio invernale le meteore Geminidi, uno dei più ricchi e brillanti sciami meteorici che raggiunge il massimo intorno al 14 dicembre. Nell’iconografia sumera era chiamata Triade di Stelle, poiché la si rappresentava come una falce di Luna supina fra due astri, quelli che noi chiamiamo Castore (Castor) e Polluce (Pollux), situati sul capo dei rispettivi Gemelli. Si può spiegare quel simbolo rapportandosi alla configurazione del cielo intorno alla fine del V millennio a.C., quando ogni diciotto anni circa la prima falce di Luna appariva tra due stelle nel cielo del crepuscolo. Precedentemente, nel 5744 a.C., gli astronomi, osservando che il Sole all’equinozio di primavera attraversava Castore e Polluce, le adottarono per simboleggiare la divisione in parti eguali del giorno e della notte in quella data. Le stelle dei Gemelli Le due stelle più importanti sono ovviamente quelle che individuano i capi dei Gemelli e ne portano i nomi: la prima, Castore, Castor in latino, (α Geminorum, di magnitudine 1,59, una straordinaria multipla con sei componenti), ventitreesima stella del cielo come luminosità, culmina a mezzanotte del 12 gennaio. Ma, come rilevò per primo Giuseppe Piazzi nel 1792, nonostante porti la lettera α, non è la più luminosa della costellazione: lo è Polluce, Pollux, (β Geminorum, di magnitudine 1,16), la diciassettesima stella del cielo, che culmina alla mezzanotte del 15 gennaio. Sotto Castore, in successione, s’individuano: Mebsuta (ε Geminorum, di magnitudine 2,98), da al mabsutat, “disteso, spiegato”, così detta perché si trovava sulla zampa dell’arcaico Leone arabico che cominciava negli attuali Gemelli e finiva con la Bilancia: ora è situata sul bordo inferiore della tunica di Castore; Tejat o Tejat Prior (μ Geminorum, una binaria variabile di magnitudine da 3,2 a 3,7 e 9), da al tahayi, antico termine anatomico di significato incerto, situata sulla gamba, quasi alla caviglia; e Propus (η Geminorum, una doppia di magnitudine 3,3), “antipede”, così detta perché si trovava davanti al piede del Gemello mentre in epoca moderna viene situata sul piede; è anche detta Tejat Posterior. Ma in altre immagini, sono poste sulla coscia sinistra. Sotto la stella Polluce vi è Wasat (δ Geminorum, una doppia di magnitudine 3,51), da al wasat, “quella del mezzo”, situata secondo le illustrazioni o sull’avambraccio o sul gomito o sulla mano di Castore; Mekbuda (ζ Geminorum, una luminosa variabile con magnitudine media 4,8), da al makbudah, “disegnata sulla zampa”, significato che sembrerebbe oscuro se non si ricordasse l’antica figura araba del Leone; e infine Alhena (γ Geminorum, di magnitudine 1,93) da al han’ah, “il segno” o “il marchio”, situata tradizionalmente sulla veste di Castore o su un piede di uno dei Gemelli (che varia secondo la loro immagine). Le altre deboli stelle, ι e ζ che si trovano al limite meridionale della costellazione, non hanno un particolare interesse. |