|
SIGNIFICATO LETTURA TAROCCHI ARCANI MAGGIORILA GIUSTIZIAUna donna severa siede su di un seggio. Con la mano sinistra regge una bilancia i cui piatti si mantengono allo stesso livello. Con la destra regge una spada. Immediati ed evidenti sono i richiami alla giustizia ed alle sue personificazioni. La Legge è uguale per tutti. E la bilancia permette un’equa distribuzione, permette di dare a ciascuno il suo. D’altra parte la legge, la giustizia e l’ordine, debbono essere protetti, difesi, ed ecco la ragione della spada. Alla violazione della legge, all’offesa della giustizia deve corrispondere una punizione, una reintegrazione dell’equilibrio turbato. Ad ogni norma deve corrispondere una sanzione. La donna raffigurata in questo Arcano ricorda quindi Temi, la dea greca della giustizia, assimilabile alla vergine Astrea, sempre in associazione alla tradizione greca, che reggeva la bilancia equinoziale dell’autunno. Ma vi è un richiamo anche a Nemesi, la dea della giusta vendetta, che poi in fondo, ricorda il discorso della lama numero 6, l’Innamorato. Chi sbaglia paga e sopporta le conseguenze dei suoi errori. Il trono della Giustizia, poi, è racchiuso tra due colonne. Al di là dei significati già indicati, si può ricordare che esse segnano un limite, quel limite di giustizia che non deve essere sorpassato. Esattezza, precisione, giustizia, sono i confini entro i quali l’iniziato deve svolgere la sua azione ed esercitare il suo pensiero. La lettera ebraica è Heth. Naturalmente si deve parlare di giustizia, equilibrio,ordine, precisione, stabilità, logica, sicurezza di giudizio, onestà, regolarità, disciplina, rispetto della gerarchia e delle regole in genere, metodo, esattezza. Ma anche ispirazione artistica e fortuna. Nel quotidiano indica figure femminili o parenti del consultante, questioni giudiziarie, crediti riscossi, matrimoni, contratti, equilibrio fisico e psichico, associazioni. In negativo, naturalmente, abbiamo significati contrari: squilibrio, noie con la giustizia, mancati riconoscimenti, perdite, spirito borghese, mancanza d’iniziativa, litigiosità, supino abbandono alle consuetudini.
|