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SIGNIFICATO LETTURA TAROCCHI ARCANI MAGGIORIIL MATTOUn uomo piuttosto giovane, a volte riccamente vestito, altre volte coperto di stracci (e in alcuni casi con l’abbigliamento del buffone) procede con il capo in aria, tra le nuvole, incurante dei pericoli che, in alcuni mazzi, lo minacciano: precipizi in cui rischia di cadere, coccodrilli che spalancano le fauci per divorarlo. Reca spesso un fagottello sulla spalla e un bastone. Molte volte un animale gli azzanna, da dietro, una gamba (può trattarsi di un cane, di un gatto o di una lince). Questa figura, da un punto di vista positivo, può intendersi come colui che, una volta conquistato il mondo (carta precedente), non se ne cura più e ne esce per raggiungere altri misteriosi lidi. La sua noncuranza è proprio rappresentata dal suo non notare i pericoli intorno a lui e dall’ignorare i morsi dell’animale. In negativo, al contrario, è colui che ha perduto e si è perduto. Chi ha fatto il passo più lungo della gamba, chi ha scelto male ed è precipitato, invece che nella morte, nella follia. In questo senso la carta è un monito per coloro che, pur non essendo pronti, superbamente non danno ascolto a chi, più saggio di loro li sconsiglia, e vogliono ad ogni costo intraprendere certe vie. Tornando a significati positivi, non si può dimenticare che il realizzato, il quale rinuncia al Nirvana, come si dice, e sceglie di restare nel mondo per aiutare gli altri, appare sempre un po’ pazzo, diverso, strano, agli occhi dell’uomo comune. Non a caso i santi vengono definiti folli di Dio. Vi è controversia sull’attribuzione della lettera ebraica tra Scin e Tau. L’Assoluto, l’Abisso primordiale, l’aldilà, l’infinito, l’indefinibile, il Nulla, il Nirvana, l’incomprensibile. Ma anche, più volgarmente: viaggio, partenza, allontanamento, noncuranza, disattenzione, disintegrazione, annientamento, passività, abbandono alle circostanze, irresponsabilità, cecità intellettuale e spirituale, eccentricità, stravaganza, incoscienza, medianità, possessione, ossessione, pazzia, folle spensieratezza, disaffezione, lite, rottura, perdita di vitalità, autoinganno, vagabondaggio, incomunicabilità.
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