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ASTROLOGIA PESCI MITOLOGIA GRECA ROMANA
I Greci ne spiegavano mitologicamente l’origine narrando che Gaia o Gea, la Madre Terra, si era accoppiata con Tartaro, personificazione della regione più profonda degli inferi, dove Zeus aveva imprigionato i figli di lei, i Titani. Dall’unione nacque Tifone, un mostro con cento teste di drago i cui occhi lanciavano fiammate, mentre dalle bocche guizzavano lingue nere e si sprigionavano suoni a volte eterei, altre volte spaventosi come muggiti di bue, ruggiti o sibili di serpi. Gaia inviò il mostro ad attaccare gli dei. Pan, vedendolo arrivare, lanciò l’allarme; poi si tuffò nel fiume tramutandosi nel pesce-capra rappresentato nella costellazione del Capricorno. A loro volta Afrodite e il figlio Eros si rifugiarono tremanti fra le canne del fiume Eufrate. Secondo un’altra versione del mito furono proprio Afrodite ed Eros a trasformarsi, tuffandosi nelle acque, in due pesci per sfuggire a Tifone. Per questo motivo, scriveva Igino, i Siriani che abitavano in quei luoghi avevano rinunciato alla loro abitudine di mangiare pesce e non osavano più pescarli. Secondo Eratostene, invece, i due pesci sarebbero stati figli del Pesce Australe che salvò Derceto mentre stava annegando in un lago. |