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SAGITTARIO ALIMENTAZIONE CORRETTA DIETA RICETTE CUCINA
Il sale cellulare del Sagittario è l’Ossido di Silicio, che funge nell’organismo da isolante termico, cioè permette la ritenzione del calore corporeo nei tessuti. Produce l’espulsione dei tessuti necrotizzati, facendoli affiorare alla superficie dell’epidermide. La sua presenza nell’organismo è di vitale importanza per il buon coordinamento tra sistema respiratorio, digestivo, evacuatorio. Le riserve di questa sostanza si trovano nelle ossa, nei tessuti connettivi del cervello, nel pancreas e nelle guaine che proteggono i nervi. I medici omeopatici usano la Silicea opportunamente diluita e dosata per saldare le ossa fratturate o danneggiate, per eliminare i foruncoli e gli ascessi, e nei sintomi di rabbrividimento anomalo, con sudorazione. In caso di carenza la capigliatura perde le sue caratteristiche di lucentezza, lo stomaco tende a dilatarsi, le gengive si fanno dolenti, le unghie si spezzano con estrema facilità, ecc. Il regime alimentare di seguito consigliato, fornisce all’organismo la necessaria dose di Silicea in forma assimilabile. Esso è infatti contenuto in vari cibi naturali e nell’argilla.
Prima colazione: caffè d’orzo dolcificato con pochissimo miele, con fiocchi di mais. Pranzo: riso integrale (ricco di silicea) da alternare con miglio decorticato o con orzo perlato, fagioli, lenticchie, ceci, piselli; alternare con pesce, pollame, uova, formaggi caprini, verdure di stagione, dando la preferenza a cipolle, carote, cicoria, cavolo, bietole, finocchi, verza. Tè di tre anni, in foglioline secche. Merenda: una mela mangiata con la buccia, o prugne cotte. Cena: zuppa di verdura, con crostini di pane integrale; a scelta: polenta, legumi, verdura di stagione. Ogni 15 giorni: bere appena svegli un bicchiere d’acqua nel quale la sera prima è stato depositato ¼ di cucchiaino di argilla verde. Per 24 ore astenersi dal consumo di grassi animali e di olio di paraffina. I carciofi in tutte le forme e salse non dovrebbero mai mancare nelle pietanze di ogni Sagittario d.o.c. Questo prezioso alimento originario dell’Asia è un vero tonico per il fegato e le sue funzioni. E’inoltre benefico e rilassante, oltre che ghiotto per il palato.
FARFALLE CON CARCIOFI PEPERONI E MELANZANE Ingredienti g 350 di farfalle 1 melanzane di media grandezza 1 peperone rosso 2 carciofi 2 scalogni 1 cucchiaio di timo fresco 1 mazzetto di maggiorana 1 pizzico di peperoncino ½ bicchiere di vino bianco secco olio extra vergine d’oliva sale, pepe Pulite i carciofi; eliminate le foglie dure, spuntateli, tagliateli a metà e privateli del fieno interno; riduceteli a spicchi e lasciateli a bagno in acqua acidulata da un limone. Arrostite al forno il peperone, spellatelo, privatelo dai semi e dall’acqua e tagliatelo a listarelle; tagliate la melanzana a tocchetti di circa 2 cm che metterete in un colino sotto sale per 20 minuti; friggete quindi, dopo averli accuratamente lavati e asciugati, i tocchetti di melanzana in abbondante olio caldo, lasciate scolare su carta assorbente da cucina. Pulite gli scalogni e tagliateli a fette; riscaldate 4 cucchiai di olio con un pizzico di peperoncino in un tegame e dorate gli scalogni; aggiungete gli spicchi di carciofi scolati e asciugati, saltateli a fiamma veloce e bagnate con ½ bicchiere di vino bianco; salate e pepate; continuate la cottura spadellando; quando il vino sarà evaporato e i carciofi risulteranno teneri, aggiungete i tocchetti di melanzana e le listarelle di peperone; profumate con il timo e la maggiorana e distribuite le olive nere snocciolate. Lessate le farfalle in acqua bollente salata, scolatele al dente; condite con le verdure; cospargetele di foglioline fresche di timo e maggiorana e servite. |