Massimo Umax preferisce non pubblicare la Verità emersa dal suo Consulto di Cartomanzia per non destabilizzare eventualmente le parti interessate e/o l'opinione pubblica e lascia quindi a te la libertà di interpretare, come meglio credi, i Tarocchi sottostanti.
Ecco cosa dicono i Tarocchi relativamente alla notizia che vede consumarsi un omicidio nella notte tra il 9 e il 10 gennaio di due coniugi nella loro abitazione di Pontelangorino, un paesino in provincia di Ferrara (Emilia Romagna). Subito sono stati arrestati il figlio della coppia e l'amico, il vero esecutore della mattanza. L'amico, assalito dal senso di colpa, è crollato nel corso del primo interrogatorio che ha permesso di ricostruire le ultime ore di vita dei coniugi e come i due minorenni si sono preparati al gesto scellerato. Ora sono emersi altri particolari agghiaccianti di quella notte. Durante l’interrogatorio per la convalida del fermo, i due 16enni hanno confessato che i due coniugi erano svegli prima di essere colpiti a colpi d'ascia dall'amico del figlio. I due coniugi, infatti, si sarebbero svegliati quando lui è entrato nella camera da letto impugnando l’ascia con la quale li ha uccisi. Hanno fatto appena in tempo a capire che quelli sarebbero stati i loro ultimi istanti di respiro, hanno guardato quel ragazzino che avevano visto crescere mentre alzava le braccia per colpirli e hanno urlato una sola e ultima parola: il nome del loro figlio. Lo chiamavano, speravano nel suo aiuto. E invece lui si era accordato con l'amico, aprendogli la porta di casa: "Io ti aspetto qui. Tu li uccidi e quando hai fatto mi chiami". Il figlio, mentre l'amico ammazzava i suoi genitori, era in una stanza-rifugio dietro la villetta della strage. L'amico, poi, una volta dati tre colpi di ascia in testa al padre e sei alla madre, è andato dal figlio dei coniugi: "Ho fatto". I due assassini avevano anche comprato dei sacchetti neri della spazzatura, perché avevano progettato di liberarsi dei corpi buttandoli in un canale con delle pietre al collo. Il figlio aveva detto all'amico che lo avrebbe aiutato a trasportarli "ma non voglio guardarli in faccia". Così gli hanno legato senza pietà dei sacchetti di plastica sulla testa sfondata. Durante l'interrogatorio, i due ragazzini hanno dato risposte disarmanti al giudice delle indagini preliminari. Qualche esempio. "Perché hai accettato di ucciderli?", chiede il giudice. Risposta: "Perché lui è un amico, mi ha chiesto di aiutarlo e io l’ho aiutato. Lui è uno che non ha mai fatto male a nessuno e allora l’ha chiesto a me". "Da quando stavate pensando di farlo?" Risposta: "Dal pomeriggio del giorno prima. Lui ha detto di aver avuto l’ennesima discussione per la scuola che andava male, di non poterne più di sua mamma e di suo papà, che voleva farli fuori perché non sopportava più tutte le loro imposizioni". "Ma scherzi o lo dici davvero?", chiede senza parole il giudice. Risposta: "Non scherzo per niente".