Ho deciso di scrivere questo post riportando esclusivamente i dati di fatto relativi all’Area 51, limitando le mie considerazioni solo ad essi, come se fossi un qualsiasi ricercatore spinto da curiosità. Tuttavia ho esposto la mia Verità in un altro post cui rimando: l’esposizione, come si potrà notare, è volutamente in rime sibilline!
Cosa sia l’Area 51 è ormai di dominio pubblico. Ufficialmente questa base non è mai esistita, ma oggi la sua operatività è innegabile a tutti. L’Area 51 venne costruita in modo da proteggere i propri segreti, tanto da diventare uno dei complessi più inaccessibili di tutto il pianeta con troppe protezioni. Cartelli di pericolo dissuadono dall’inoltrarsi oltre un certo perimetro con il rischio di venire addirittura arrestati se si trasgredisce. Nonostante questo, una grande affluenza di curiosi raggiunge la zona, costretti a tornare indietro fino al punto di osservazione chiamato “la cassetta della posta” che, pur essendo una normale cassetta postale di un ranch della zona, è sempre stata considerata parte del mistero dell’Area 51. C’è chi pensa che anch’essa appartenga al governo degli Stati Uniti e, guardando da tale prospettiva, si ha la prova che la segretissima base è ancora attiva. Esiste o piuttosto c’era un altro modo di avvicinarsi all’Area 51: era infatti possibile osservare la base salendo sui monti circostanti, ma il governo proibì l’accesso anche a quelle zone montuose. Qualcuno però riuscì a trovare un punto da cui spiare la base per mezzo di un sofisticato telescopio, registrandone le immagini. Dai filmati ottenuti gli aerei che compaiono sono boing 737, che decollano ogni giorno da Las Vegas atterrando nell’Area 51 in forma anonima: tutto questo per non dare nell’occhio! Questi filmati hanno dato credibilità alle voci riguardanti l’utilizzo di mig catturati ai russi con cui verrebbe testato un nuovo tipo di radar. Dopo varie indagini giornalistiche si giunge alla conclusione che l’Area 51 non è più una base per i test di velivoli tradizionali, ma esisterebbero altri velivoli custoditi nell’Area 51, velivoli che non sono stati costruiti sul nostro pianeta ma di possibile origine aliena. Uno o più di questi velivoli potrebbero essere stati portati nella base dopo essere precipitati al suolo. Questa ipotesi trovò riscontro nel filmato in bianco e nero scoperto da un documentarista con la sconvolgente autopsia di un alieno; all’epoca alcuni pensarono che il suddetto filmato fosse stato girato proprio nell’Area 51 subito dopo l’ufo crash di Roswell del 1947. Il filmato fece subito il giro del mondo sconvolgendo milioni di persone. Molti ritennero però che il filmato fosse falso: illustri medici affermarono che l’autopsia venne condotta in modo troppo rudimentale e che l’alieno fosse troppo simile anatomicamente agli esseri umani. Inoltre nessuno poté mai analizzare la pellicola originale. Ma ci fu anche una terza ipotesi: l’eventuale falso non sarebbe stato realizzato dal documentarista, ma proprio dall’esercito americano per togliere credibilità alle voci che parlavano di studi biologici e genetici sugli esseri alieni all’interno dell’Area 51. Se questo fosse vero, il filmato mostrerebbe in modo fuorviante ciò che davvero accade al riparo di telecamere e macchine fotografiche. Ma proprio recentemente quelle foto sono ritenute la prova inconfutabile di quanto avvenuto nel 1947: a precipitare sarebbe stata veramente un’astronave con a bordo un equipaggio extraterrestre. Le diapositive sono state a lungo analizzate da esperti e tecnici specializzati che hanno garantito risalire alla fine degli anni’40 assicurandone l’autenticità; più di un medico legale ha affermato che la creatura raffigurata in questi scatti non può essere umana per una serie di anomalie anatomiche; un militare ha testimoniato che quell’essere assomiglia molto a ciò che lui stesso vide in un hangar. Queste affermazioni non hanno però convinto tutti gli ufologi, anzi c’è chi ritiene il presunto ET solo un’antica mummia assolutamente umana; altri ribadiscono che nulla prova davvero il riferimento di quelle immagini all’ufo crash di 70 anni fa. Ma per chi sa cogliere l’oggettività dei fatti senza condizionamenti di alcun tipo, non ci sono dubbi: è la prova certa dell’esistenza degli alieni. Forse nell’Area 51 qualcuno sta mappando il genoma alieno come è stato fatto con quello umano e sta conducendo studi di ibridazione sulle due razze. Inoltre nel cuore dell’Area 51, denominato S4, esisterebbero laboratori in cui vengono compiuti gli esperimenti più fantascientifici che si rivelano a noi come misteriose luci notturne comparire e scomparire di continuo senza rivelare la propria vera natura e compiendo manovre incomprensibili, forse quelle di aerei che utilizzano un sistema di propulsione anti gravità, lo stesso usato proprio dai dischi volanti. Negli ultimi 10 anni i prototipi di nuovi aerei custoditi nell’Area 51 sono rimasti segreti, ma oggi un satellite è posizionato proprio sopra il deserto del Nevada pronto a svelare i segreti della base. Un tempo avere queste immagini in possesso avrebbe significato finire immediatamente in una prigione federale, ma oggi la fotografia satellitare oltre a essere legale è un’industria in continua crescita. Grazie a ciò si è potuto scoprire come la base si è via via allargata apportando parecchi miglioramenti. La prima pista è stata estesa fino a raggiungere una lunghezza doppia rispetto a quelle dei normali aeroporti: questo per via del programma che testa velivoli di nuova generazione adatti all’alta atmosfera che necessitano di uno spazio di frenata molto più lungo. Ci sono stati lavori sotterranei che hanno portato allo spostamento del parcheggio al fine di sgombrare il suolo al di sopra. Qualche anno fa è stata disponibile la prima immagine a colori che ha fornito sia nuove informazioni sul famigerato hangar 18, il più grande della base, sia alcuni dettagli in più rispetto alle foto in bianco e nero sull’attività giornaliera dell’Area 51. Si è potuto notare un elemento somigliante a un deflettore di getto degli aerei supersonici che permetterebbe soprattutto di testare i motori di nuova generazione all’interno dell’hangar senza essere visti dai satelliti spia. Tutto questo porta a domandarsi se sia giusto che la gente abbia accesso a simili immagini: è l’eterno dilemma tra le esigenze di sicurezza del governo e il diritto del pubblico ad essere informato. Certo è che se venisse ufficialmente appurata la veridicità dello sconvolgente filmato che mostra un extraterrestre della razza dei grigi prigioniero della base, sarebbe la conferma definitiva che l’Area 51 è molto più di un semplice apparato militare. Forse qui, nel cuore del deserto del Nevada, ci si sta preparando ad un contatto di massa tra esseri umani e alieni e si sta cercando di capire se quegli alieni siano pacifici od ostili: questo potrebbe essere il suo nuovo vero scopo. Diverse ipotesi si possono formulare, di fatto l’Area 51 è ancora attiva: magari in quest’area si studia il mistero che avvolge la vita extraterrestre ed è proprio ciò che rende la base suggestiva, magnetica e misteriosa facendo sognare e discutere sull’esistenza dell’uomo nell’Universo.
Cosa sia l’Area 51 è ormai di dominio pubblico. Ufficialmente questa base non è mai esistita, ma oggi la sua operatività è innegabile a tutti. L’Area 51 venne costruita in modo da proteggere i propri segreti, tanto da diventare uno dei complessi più inaccessibili di tutto il pianeta con troppe protezioni. Cartelli di pericolo dissuadono dall’inoltrarsi oltre un certo perimetro con il rischio di venire addirittura arrestati se si trasgredisce. Nonostante questo, una grande affluenza di curiosi raggiunge la zona, costretti a tornare indietro fino al punto di osservazione chiamato “la cassetta della posta” che, pur essendo una normale cassetta postale di un ranch della zona, è sempre stata considerata parte del mistero dell’Area 51. C’è chi pensa che anch’essa appartenga al governo degli Stati Uniti e, guardando da tale prospettiva, si ha la prova che la segretissima base è ancora attiva. Esiste o piuttosto c’era un altro modo di avvicinarsi all’Area 51: era infatti possibile osservare la base salendo sui monti circostanti, ma il governo proibì l’accesso anche a quelle zone montuose. Qualcuno però riuscì a trovare un punto da cui spiare la base per mezzo di un sofisticato telescopio, registrandone le immagini. Dai filmati ottenuti gli aerei che compaiono sono boing 737, che decollano ogni giorno da Las Vegas atterrando nell’Area 51 in forma anonima: tutto questo per non dare nell’occhio! Questi filmati hanno dato credibilità alle voci riguardanti l’utilizzo di mig catturati ai russi con cui verrebbe testato un nuovo tipo di radar. Dopo varie indagini giornalistiche si giunge alla conclusione che l’Area 51 non è più una base per i test di velivoli tradizionali, ma esisterebbero altri velivoli custoditi nell’Area 51, velivoli che non sono stati costruiti sul nostro pianeta ma di possibile origine aliena. Uno o più di questi velivoli potrebbero essere stati portati nella base dopo essere precipitati al suolo. Questa ipotesi trovò riscontro nel filmato in bianco e nero scoperto da un documentarista con la sconvolgente autopsia di un alieno; all’epoca alcuni pensarono che il suddetto filmato fosse stato girato proprio nell’Area 51 subito dopo l’ufo crash di Roswell del 1947. Il filmato fece subito il giro del mondo sconvolgendo milioni di persone. Molti ritennero però che il filmato fosse falso: illustri medici affermarono che l’autopsia venne condotta in modo troppo rudimentale e che l’alieno fosse troppo simile anatomicamente agli esseri umani. Inoltre nessuno poté mai analizzare la pellicola originale. Ma ci fu anche una terza ipotesi: l’eventuale falso non sarebbe stato realizzato dal documentarista, ma proprio dall’esercito americano per togliere credibilità alle voci che parlavano di studi biologici e genetici sugli esseri alieni all’interno dell’Area 51. Se questo fosse vero, il filmato mostrerebbe in modo fuorviante ciò che davvero accade al riparo di telecamere e macchine fotografiche. Ma proprio recentemente quelle foto sono ritenute la prova inconfutabile di quanto avvenuto nel 1947: a precipitare sarebbe stata veramente un’astronave con a bordo un equipaggio extraterrestre. Le diapositive sono state a lungo analizzate da esperti e tecnici specializzati che hanno garantito risalire alla fine degli anni’40 assicurandone l’autenticità; più di un medico legale ha affermato che la creatura raffigurata in questi scatti non può essere umana per una serie di anomalie anatomiche; un militare ha testimoniato che quell’essere assomiglia molto a ciò che lui stesso vide in un hangar. Queste affermazioni non hanno però convinto tutti gli ufologi, anzi c’è chi ritiene il presunto ET solo un’antica mummia assolutamente umana; altri ribadiscono che nulla prova davvero il riferimento di quelle immagini all’ufo crash di 70 anni fa. Ma per chi sa cogliere l’oggettività dei fatti senza condizionamenti di alcun tipo, non ci sono dubbi: è la prova certa dell’esistenza degli alieni. Forse nell’Area 51 qualcuno sta mappando il genoma alieno come è stato fatto con quello umano e sta conducendo studi di ibridazione sulle due razze. Inoltre nel cuore dell’Area 51, denominato S4, esisterebbero laboratori in cui vengono compiuti gli esperimenti più fantascientifici che si rivelano a noi come misteriose luci notturne comparire e scomparire di continuo senza rivelare la propria vera natura e compiendo manovre incomprensibili, forse quelle di aerei che utilizzano un sistema di propulsione anti gravità, lo stesso usato proprio dai dischi volanti. Negli ultimi 10 anni i prototipi di nuovi aerei custoditi nell’Area 51 sono rimasti segreti, ma oggi un satellite è posizionato proprio sopra il deserto del Nevada pronto a svelare i segreti della base. Un tempo avere queste immagini in possesso avrebbe significato finire immediatamente in una prigione federale, ma oggi la fotografia satellitare oltre a essere legale è un’industria in continua crescita. Grazie a ciò si è potuto scoprire come la base si è via via allargata apportando parecchi miglioramenti. La prima pista è stata estesa fino a raggiungere una lunghezza doppia rispetto a quelle dei normali aeroporti: questo per via del programma che testa velivoli di nuova generazione adatti all’alta atmosfera che necessitano di uno spazio di frenata molto più lungo. Ci sono stati lavori sotterranei che hanno portato allo spostamento del parcheggio al fine di sgombrare il suolo al di sopra. Qualche anno fa è stata disponibile la prima immagine a colori che ha fornito sia nuove informazioni sul famigerato hangar 18, il più grande della base, sia alcuni dettagli in più rispetto alle foto in bianco e nero sull’attività giornaliera dell’Area 51. Si è potuto notare un elemento somigliante a un deflettore di getto degli aerei supersonici che permetterebbe soprattutto di testare i motori di nuova generazione all’interno dell’hangar senza essere visti dai satelliti spia. Tutto questo porta a domandarsi se sia giusto che la gente abbia accesso a simili immagini: è l’eterno dilemma tra le esigenze di sicurezza del governo e il diritto del pubblico ad essere informato. Certo è che se venisse ufficialmente appurata la veridicità dello sconvolgente filmato che mostra un extraterrestre della razza dei grigi prigioniero della base, sarebbe la conferma definitiva che l’Area 51 è molto più di un semplice apparato militare. Forse qui, nel cuore del deserto del Nevada, ci si sta preparando ad un contatto di massa tra esseri umani e alieni e si sta cercando di capire se quegli alieni siano pacifici od ostili: questo potrebbe essere il suo nuovo vero scopo. Diverse ipotesi si possono formulare, di fatto l’Area 51 è ancora attiva: magari in quest’area si studia il mistero che avvolge la vita extraterrestre ed è proprio ciò che rende la base suggestiva, magnetica e misteriosa facendo sognare e discutere sull’esistenza dell’uomo nell’Universo.