
Sperando di fare cosa gradita ai miei lettori, nonché per rendere pubblicamente omaggio all’autore, di seguito riporto la traduzione letterale di una profonda riflessione, scritta nel lontano 1949, dal Maestro di Astrologia e Alchimia Armand Barbault, fratello maggiore di Andrè e di cui fu il vero mentore. Condivido pienamente tale concetto che, secondo la mia modesta conoscenza e sapienza, rappresenta una delle ancora sconosciute e tanto anelate “Verità” dell’esistenza umana.
È la saggezza che può liberarci dal determinismo. È possibile liberarsi dal cerchio del determinismo ed affrancarsene per via del perfezionamento. Per coloro che, come il Sapiente e il Santo, hanno raggiunto un alto livello di saggezza, il determinismo non ha più un ruolo perché queste anime sono uscite dal cerchio delle influenze astrali. Per esse non si potrebbe parlare di oroscopo. La predestinazione ha trasposto le loro tendenze su di “Il Sapiente governa le sue stelle, l’ignorante ne è governato”.
Pur se gli astrologi sono tutti d’accordo nell’ammettere i principi astrologici definiti dalla Tradizione, non si sa esattamente in quale modo si manifesta l’influsso astrale. Le menti scientifiche suppongono che gli astri ci influenzano direttamente tramite la loro irradiazione, il che non manca di suscitare numerose polemiche, soprattutto riguardo al caso dei pianeti lontani, per i quali la luminosità risulta insignificante rispetto a quella dei due Luminari. Le menti tradizionaliste, come quelle degli Antichi, ammettono al contrario, un’influenza indiretta. La grande Legge dell’Analogia non è un mito. La scienza moderna raggiunge e conferma il principio di Ermete Trismegisto secondo cui: “Ciò che è in alto, è come ciò che è in basso”. Esiste la più completa analogia tra il mondo infinitamente piccolo dell’atomo ed il mondo infinitamente grande del sistema planetario, il che fa supporre che tutto nella natura sia governato ed organizzato dalle stesse leggi. L’uomo si trova in una posizione intermedia tra il mondo dell’infinitamente grande e quello dell’infinitamente piccolo: la cellula umana contiene tutti gli elementi chimici presenti in natura ed è dotata di tutte le forme di energia che esistono nell’universo. Secondo il pensiero degli Antichi astrologi che, non dimentichiamo, hanno conosciuto una scienza astrologica molto più avanzata di quella che noi al giorno d’oggi possediamo, non era una questione di radiazioni, di influenza fisica, ma più semplicemente di una relazione di parallelismo che noi chiamiamo al giorno d’oggi corrispondenza o analogia.
È la saggezza che può liberarci dal determinismo. È possibile liberarsi dal cerchio del determinismo ed affrancarsene per via del perfezionamento. Per coloro che, come il Sapiente e il Santo, hanno raggiunto un alto livello di saggezza, il determinismo non ha più un ruolo perché queste anime sono uscite dal cerchio delle influenze astrali. Per esse non si potrebbe parlare di oroscopo. La predestinazione ha trasposto le loro tendenze su di “Il Sapiente governa le sue stelle, l’ignorante ne è governato”.
Pur se gli astrologi sono tutti d’accordo nell’ammettere i principi astrologici definiti dalla Tradizione, non si sa esattamente in quale modo si manifesta l’influsso astrale. Le menti scientifiche suppongono che gli astri ci influenzano direttamente tramite la loro irradiazione, il che non manca di suscitare numerose polemiche, soprattutto riguardo al caso dei pianeti lontani, per i quali la luminosità risulta insignificante rispetto a quella dei due Luminari. Le menti tradizionaliste, come quelle degli Antichi, ammettono al contrario, un’influenza indiretta. La grande Legge dell’Analogia non è un mito. La scienza moderna raggiunge e conferma il principio di Ermete Trismegisto secondo cui: “Ciò che è in alto, è come ciò che è in basso”. Esiste la più completa analogia tra il mondo infinitamente piccolo dell’atomo ed il mondo infinitamente grande del sistema planetario, il che fa supporre che tutto nella natura sia governato ed organizzato dalle stesse leggi. L’uomo si trova in una posizione intermedia tra il mondo dell’infinitamente grande e quello dell’infinitamente piccolo: la cellula umana contiene tutti gli elementi chimici presenti in natura ed è dotata di tutte le forme di energia che esistono nell’universo. Secondo il pensiero degli Antichi astrologi che, non dimentichiamo, hanno conosciuto una scienza astrologica molto più avanzata di quella che noi al giorno d’oggi possediamo, non era una questione di radiazioni, di influenza fisica, ma più semplicemente di una relazione di parallelismo che noi chiamiamo al giorno d’oggi corrispondenza o analogia.