Spesso mi è stata posta la domanda su cosa sia l'astrologia ciclica e cosa siano i cicli cosmici. Ho deciso allora di scrivere questo post sperando di essere utile a tutti i miei lettori appassionati dell'argomento.
Tutto nel Cosmo obbedisce a dei ritmi che si succedono secondo leggi precise e invariabili, ciclo diurno, ciclo notturno, ciclo lunare, ciclo delle macchie solari, ciclo respiratorio umano, ciclo sanguigno, ciclo della vita e morte di una stella, della vita o della morte degli elementi atomici, cicli che permisero agli antichi astrologi di stabilire un calendario, di formulare un linguaggio numerale etc. La vita umana formata da cicli d’importanza diversa, alternanza di sonno e risveglio, riposo-lavoro, nascita-morte, è come un orologio che si regola sulla pulsazione dell’universo. Le stesse forze che si esercitano sull’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, gravità, elettricità, forze magnetiche, creazione-distruzione-rinascita, si esercitano anche sull’uomo perché nulla nell’Universo possiede una vita totalmente indipendente dalle altre costituenti del Cosmo. Hadès osserva che la somma degli squilibri parziali forma l’equilibrio finale e che in questa ottica nessuna azione si rileva dal caso. La storia dei grandi cicli legati al dominio d’un Segno dello Zodiaco, che segnerebbe la storia dell’umanità, ha creato una filosofia della storia la quale sarebbe messa in parallelismo col fenomeno delle precessioni degli equinozi, e spiegherebbe l’alternarsi ciclico delle civiltà, delle morti e rinascite della cultura e delle sue trasmigrazioni. L’evoluzione delle grandi forme religiose e dei miti caratteristici di queste sarebbe legata allo spostamento periodico del punto vernale nello Zodiaco. Il primo ciclo di cui si ha notizia è quello del Leone (10.000-8.000 a.C.) governato dal Sole, allora adorato come divinità, e la cui creatività viene dimostrata dai dipinti murali delle cave di Lescaut e dalle invenzioni rudimentali che risalgono all’età della pietra. Sadoul scrive nell’«Enigma dello Zodiaco» che l’India e l’America precolombiana a quell’epoca avevano dato corpo a forme di civiltà più avanzate, come dimostrano i Veda dell’una e i codici dell’altra, testi che palesano l’esistenza d’un culto solare in armonia col simbolismo zodiacale. L’avvento dell’era del Cancro (8000-6000 a.C.) è segnata dall’uscita dell’uomo dalle caverne e dalla comparsa dei primi alloggi fissi in Cina, Egitto, India e Mesopotamia, oltre che dallo sviluppo d’una agricoltura non più nomade. Governato dalla Luna, sembra che fosse caratterizzato dall’adorazione della Dea Madre, la cui testimonianza ci è rimasta dalle sculture di figure femminili gravide e dai riti per la fertilità. Sotto l’influenza vivace, intellettuale e comunicativa dei Gemelli (6000-4000 a.C.) è avvenuta la nascita della scrittura e i primi uomini cominciano ad associarsi. Governato da Mercurio, dio delle invenzioni e del movimento, vide nella sua epoca l’uso della ruota. Sono state conservate tracce di numerosi culti tributati alle due divinità gemelle, come Ormuzd e Ahrimane in Persia, Castore e Polluce in Grecia, e di altre coppie di divinità meno note. Durante l’era del Toro (4000-2000 a.C.), segno di terra e di solidità governato da Venere, vengono costruite molte sculture di divinità Toro che vengono trovate in Egitto, a Cnosso, in Persia, Siria etc. In questo periodo avviene una forte evoluzione dell’astrologia. Un’indicazione rilevante nei passaggi delle diverse ere può essere ricavata dai mutamenti degli stili architettonici. Nel corso del passaggio dal Toro all’Ariete è evidenziato il confronto fra le piramidi e i delicati capolavori greci come il Partenone. Le tendenze guerresche dell’Ariete (2000 a.C.), governato da Marte, sono dimostrate dai dipinti sui vasi greci. Il dio indigeno di Tebe, l’ariete Amon, fu elevato in Egitto al rango di divinità principale. Apparve in quell’epoca Mosè che diede agli Ebrei una nuova religione assumendo come simbolo l’agnello; la religione ebrea assorbì parte del simbolismo zodiacale, i nomi delle 12 tribù scritti sulle 12 porte erano posti sotto un Segno celeste; si nota inoltre il dio biblico Yahvè corrispondente alle caratteristiche di Marte, dio collerico e aggressivo, governatore della costellazione. Con la nascita del Cristianesimo inizia l’era dei Pesci dominati da Nettuno e Giove. Sembra che dall’uso dei pesci come simbolo di riconoscimento il Cristo sia stato iniziato al simbolismo solare e ai misteri dello Zodiaco scegliendo il numero sacro di 12 per i suoi apostoli. L’era verso cui ci stiamo avviando è quella dell’Acquario governato da Urano, pianeta del progresso e della rivoluzione, e l’interesse della nostra epoca per le scienze razionali è palese di questa civiltà fondata sempre più sulla tecnologia. La parola chiave del segno è «umanità», che dovrebbe in futuro ridimensionare la scienza ai bisogni dell’uomo; il programma spaziale e i viaggi interplanetari sono il simbolo della nuova era. L’astrologo Max Heindel e altri scrittori hanno considerato i relativi opposti nello Zodiaco che avrebbero partecipato allo stesso simbolismo dell’era. La religione egiziana dell’epoca del Toro aveva fatto adornare le acconciature dei faraoni con uno Scorpione, richiamandosi all’asse Toro-Scorpione. Mosè sembra aver perpetuato la dualità del simbolismo zodiacale, associando all’idea del suo Dio, contraddistinto dall’agnello, il simbolo della Bilancia che ne dimostrava la giustizia e l’equità. A proposito dell’asse Pesci-Vergine Heindel scrive: «Nei 2000 anni trascorsi dalla nascita di Gesù la religione occidentale è stata insegnata da sacerdoti votati al celibato, che veneravano una vergine immacolata simboleggiata dal segno celeste della Vergine, che è il segno opposto a quello dei Pesci».
Tutto nel Cosmo obbedisce a dei ritmi che si succedono secondo leggi precise e invariabili, ciclo diurno, ciclo notturno, ciclo lunare, ciclo delle macchie solari, ciclo respiratorio umano, ciclo sanguigno, ciclo della vita e morte di una stella, della vita o della morte degli elementi atomici, cicli che permisero agli antichi astrologi di stabilire un calendario, di formulare un linguaggio numerale etc. La vita umana formata da cicli d’importanza diversa, alternanza di sonno e risveglio, riposo-lavoro, nascita-morte, è come un orologio che si regola sulla pulsazione dell’universo. Le stesse forze che si esercitano sull’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, gravità, elettricità, forze magnetiche, creazione-distruzione-rinascita, si esercitano anche sull’uomo perché nulla nell’Universo possiede una vita totalmente indipendente dalle altre costituenti del Cosmo. Hadès osserva che la somma degli squilibri parziali forma l’equilibrio finale e che in questa ottica nessuna azione si rileva dal caso. La storia dei grandi cicli legati al dominio d’un Segno dello Zodiaco, che segnerebbe la storia dell’umanità, ha creato una filosofia della storia la quale sarebbe messa in parallelismo col fenomeno delle precessioni degli equinozi, e spiegherebbe l’alternarsi ciclico delle civiltà, delle morti e rinascite della cultura e delle sue trasmigrazioni. L’evoluzione delle grandi forme religiose e dei miti caratteristici di queste sarebbe legata allo spostamento periodico del punto vernale nello Zodiaco. Il primo ciclo di cui si ha notizia è quello del Leone (10.000-8.000 a.C.) governato dal Sole, allora adorato come divinità, e la cui creatività viene dimostrata dai dipinti murali delle cave di Lescaut e dalle invenzioni rudimentali che risalgono all’età della pietra. Sadoul scrive nell’«Enigma dello Zodiaco» che l’India e l’America precolombiana a quell’epoca avevano dato corpo a forme di civiltà più avanzate, come dimostrano i Veda dell’una e i codici dell’altra, testi che palesano l’esistenza d’un culto solare in armonia col simbolismo zodiacale. L’avvento dell’era del Cancro (8000-6000 a.C.) è segnata dall’uscita dell’uomo dalle caverne e dalla comparsa dei primi alloggi fissi in Cina, Egitto, India e Mesopotamia, oltre che dallo sviluppo d’una agricoltura non più nomade. Governato dalla Luna, sembra che fosse caratterizzato dall’adorazione della Dea Madre, la cui testimonianza ci è rimasta dalle sculture di figure femminili gravide e dai riti per la fertilità. Sotto l’influenza vivace, intellettuale e comunicativa dei Gemelli (6000-4000 a.C.) è avvenuta la nascita della scrittura e i primi uomini cominciano ad associarsi. Governato da Mercurio, dio delle invenzioni e del movimento, vide nella sua epoca l’uso della ruota. Sono state conservate tracce di numerosi culti tributati alle due divinità gemelle, come Ormuzd e Ahrimane in Persia, Castore e Polluce in Grecia, e di altre coppie di divinità meno note. Durante l’era del Toro (4000-2000 a.C.), segno di terra e di solidità governato da Venere, vengono costruite molte sculture di divinità Toro che vengono trovate in Egitto, a Cnosso, in Persia, Siria etc. In questo periodo avviene una forte evoluzione dell’astrologia. Un’indicazione rilevante nei passaggi delle diverse ere può essere ricavata dai mutamenti degli stili architettonici. Nel corso del passaggio dal Toro all’Ariete è evidenziato il confronto fra le piramidi e i delicati capolavori greci come il Partenone. Le tendenze guerresche dell’Ariete (2000 a.C.), governato da Marte, sono dimostrate dai dipinti sui vasi greci. Il dio indigeno di Tebe, l’ariete Amon, fu elevato in Egitto al rango di divinità principale. Apparve in quell’epoca Mosè che diede agli Ebrei una nuova religione assumendo come simbolo l’agnello; la religione ebrea assorbì parte del simbolismo zodiacale, i nomi delle 12 tribù scritti sulle 12 porte erano posti sotto un Segno celeste; si nota inoltre il dio biblico Yahvè corrispondente alle caratteristiche di Marte, dio collerico e aggressivo, governatore della costellazione. Con la nascita del Cristianesimo inizia l’era dei Pesci dominati da Nettuno e Giove. Sembra che dall’uso dei pesci come simbolo di riconoscimento il Cristo sia stato iniziato al simbolismo solare e ai misteri dello Zodiaco scegliendo il numero sacro di 12 per i suoi apostoli. L’era verso cui ci stiamo avviando è quella dell’Acquario governato da Urano, pianeta del progresso e della rivoluzione, e l’interesse della nostra epoca per le scienze razionali è palese di questa civiltà fondata sempre più sulla tecnologia. La parola chiave del segno è «umanità», che dovrebbe in futuro ridimensionare la scienza ai bisogni dell’uomo; il programma spaziale e i viaggi interplanetari sono il simbolo della nuova era. L’astrologo Max Heindel e altri scrittori hanno considerato i relativi opposti nello Zodiaco che avrebbero partecipato allo stesso simbolismo dell’era. La religione egiziana dell’epoca del Toro aveva fatto adornare le acconciature dei faraoni con uno Scorpione, richiamandosi all’asse Toro-Scorpione. Mosè sembra aver perpetuato la dualità del simbolismo zodiacale, associando all’idea del suo Dio, contraddistinto dall’agnello, il simbolo della Bilancia che ne dimostrava la giustizia e l’equità. A proposito dell’asse Pesci-Vergine Heindel scrive: «Nei 2000 anni trascorsi dalla nascita di Gesù la religione occidentale è stata insegnata da sacerdoti votati al celibato, che veneravano una vergine immacolata simboleggiata dal segno celeste della Vergine, che è il segno opposto a quello dei Pesci».