Prendendo spunto dalle numerose domande che nel tempo mi sono state poste sull’argomento, ho deciso di scrivere questo breve excursus sperando di fare cosa gradita ai miei lettori. Così come in altri post, non posso snocciolare l’argomento in questa sede, per cui sono costretto ad essere necessariamente sintetico.
Nella dottrina pitagorica il numero parte dall’unità che è il privilegio divino. Pari e dispari dividono l’universo creato, e questa divisione conduce alla lotta delle due forze antinomiche che alimentano il flusso eterno della vita e della morte. L’universo corrisponde al numero 10, nel quale tutti gli altri sono contenuti. All’unità si aggiungono degli 0 in numero indefinibile. Il sistema decimale trova la sua origine nel totale umano: pari (mano destra), dispari (mano sinistra). Il numero è un ente occulto nell'alfabeto, nell’astrologia antica, e si trova legato alla magia. «La magia antica discendeva dallo spirituale al materiale». La Cabala si sforzerà di numerare i nomi e di trovarne la chiave universale che, pronunciando il nome, scuota il centro stesso del mondo. È stupefacente constatare che il suono è soprattutto un legame fra due corpi, centri materiali: l’uno avente ruolo di emittente, l’altro di trasmettitore, e che esso perturba un ambiente materiale elastico. Si può così, per lo spostamento e la diffusione delle onde, innescare un’esplosione e modificare l’ambiente. Eraclito vede la natura del cosmo dominata dal contrasto che è padre di ogni cosa, questo celebre motto ben si adatta alle caratteristiche dei segni zodiacali con tendenze positive e negative, con gli opposti che si attraggono e respingono nello stesso tempo dietro la spinta d’un elemento essenziale che il filosofo identificò nel fuoco. Platone afferma che ogni fenomeno della Terra è in rapporto con eventi cosmici, e che il corpo fisico dell’uomo è una riproduzione dei modelli celesti. Per Aristotele ogni sforzo del nostro mondo è governato dai movimenti di un mondo superiore, e la sua teoria dei 4 elementi finì per diventare la base della fisica astrologica. Con Ipparco, astronomo e matematico, si allargano le basi teoriche e pratiche dell’astrologia, a lui si attribuisce la constatazione della precessione degli equinozi, l’obliquità dell’eclittica, il primo catalogo di stelle e l’ordine di corrispondenze fra i singoli settori dello zodiaco e le parti del corpo umano. L’astrologia dopo Alessandro Magno modificò la religione ufficiale, che, dopo la decadenza dell’ideale della polis repubblicana (e relativi culti municipali e domestici) per la concezione della monarchia universale, sostituì alle divinità locali il culto delle stelle. I greci avevano dato ai pianeti 7 nomi di dei del loro pantheon, le cui caratteristiche erano note a tutti. L’espansione della credenza del determinismo siderale favorirà la metafisica di coloro che negavano il libero arbitrio e riservavano la dignità dell’assoluto e dell’incorruttibile solo alla potenza degli astri.
Nella dottrina pitagorica il numero parte dall’unità che è il privilegio divino. Pari e dispari dividono l’universo creato, e questa divisione conduce alla lotta delle due forze antinomiche che alimentano il flusso eterno della vita e della morte. L’universo corrisponde al numero 10, nel quale tutti gli altri sono contenuti. All’unità si aggiungono degli 0 in numero indefinibile. Il sistema decimale trova la sua origine nel totale umano: pari (mano destra), dispari (mano sinistra). Il numero è un ente occulto nell'alfabeto, nell’astrologia antica, e si trova legato alla magia. «La magia antica discendeva dallo spirituale al materiale». La Cabala si sforzerà di numerare i nomi e di trovarne la chiave universale che, pronunciando il nome, scuota il centro stesso del mondo. È stupefacente constatare che il suono è soprattutto un legame fra due corpi, centri materiali: l’uno avente ruolo di emittente, l’altro di trasmettitore, e che esso perturba un ambiente materiale elastico. Si può così, per lo spostamento e la diffusione delle onde, innescare un’esplosione e modificare l’ambiente. Eraclito vede la natura del cosmo dominata dal contrasto che è padre di ogni cosa, questo celebre motto ben si adatta alle caratteristiche dei segni zodiacali con tendenze positive e negative, con gli opposti che si attraggono e respingono nello stesso tempo dietro la spinta d’un elemento essenziale che il filosofo identificò nel fuoco. Platone afferma che ogni fenomeno della Terra è in rapporto con eventi cosmici, e che il corpo fisico dell’uomo è una riproduzione dei modelli celesti. Per Aristotele ogni sforzo del nostro mondo è governato dai movimenti di un mondo superiore, e la sua teoria dei 4 elementi finì per diventare la base della fisica astrologica. Con Ipparco, astronomo e matematico, si allargano le basi teoriche e pratiche dell’astrologia, a lui si attribuisce la constatazione della precessione degli equinozi, l’obliquità dell’eclittica, il primo catalogo di stelle e l’ordine di corrispondenze fra i singoli settori dello zodiaco e le parti del corpo umano. L’astrologia dopo Alessandro Magno modificò la religione ufficiale, che, dopo la decadenza dell’ideale della polis repubblicana (e relativi culti municipali e domestici) per la concezione della monarchia universale, sostituì alle divinità locali il culto delle stelle. I greci avevano dato ai pianeti 7 nomi di dei del loro pantheon, le cui caratteristiche erano note a tutti. L’espansione della credenza del determinismo siderale favorirà la metafisica di coloro che negavano il libero arbitrio e riservavano la dignità dell’assoluto e dell’incorruttibile solo alla potenza degli astri.