Nel suo componimento "Incompreso" Massimo scrive
Cinguettan gli augelli senza farsi vedere
cinguettan contenti
ignari di me mìser e tristère.
Par quasi sbeffèggianmi
non si dan pensiero alcuno
par quasi mòstranmi
la gioia di esser liberi di lor ciascuno.
Più ordino ai miei padiglioni auricolar di non audìr
più quel dolce ma crudele suono aumenta
altri cinguetìi si aggiungon al mio primo sentìr
tanti piccoli pugnali, tuttavia un auigellìn non canta.
Par quasi la istòria di quel Giacomo il Leopardi
di quel pàsser il solingo
ma questi che in me confìccansi son dardi
mai potrò conoscere la tua istòria augellìn che con gli altri non canti.
Vita mortàl in comune è la nostra
sol che a te pensièr non sfiòrati alcuno
ti prego ai tuoi amighetti il nostro canto mostra
perché dei miei è difficile che oda qualcuno.
Devi saper di tristezza compagno mio
che degli esseri intelligenti la vita va come or ti dirò io:
è più facile richiedere aiuto che aiutare
è più facile parlar che audir e cumprendere
è più facile ricevere che donare.
Dedicato a tutti coloro che si sentono incompresi....Non mollate ragazzi!