Traendo spunto dalle delucidazioni in merito che nel tempo, da tante persone, mi sono state richieste, ho deciso di scrivere questo post sperando di far cosa gradita a tutti i miei lettori.
Si dice che ogni individuo vibri ad un certo ritmo, il quale potrebbe definirsi il suo tono personale e pare che sotto questo profilo non esistano al mondo due individui uguali. Tale ritmo di vibrazione corrisponde senza dubbio alla personalità dell’individuo e, benché non ci siano due personalità uguali, quelle che più assomigliano l’una all’altra avvertiranno una maggiore attrazione reciproca. Se quanto sopra è valido per gli spiriti incarnati in questa vita, lo è di certo anche per quanto riguarda i legami fra il nostro spirito e quello delle persone defunte. Esiste un vecchio detto secondo il quale «Ogni simile attira il proprio simile». Se il tono del circolo e degli individui che lo compongono è elevato, se le aspirazioni sono nobili e pure, esso attirerà dal mondo dei trapassati degli «spiriti» dotati delle sue stesse vibrazioni. Difatti il circolo entrerà in contatto soltanto con spiriti benevoli e non malvagi. E’ ovvio tuttavia che ogni regola presenta le sue eccezioni: quanto sopra costituisce una regola generale ma è da considerarsi attendibile nella stragrande maggioranza dei casi. Nell’ipotesi contraria, potremmo affermare che nell’Universo non esiste giustizia e che solo il Caso e non la Legge Morale governa il destino di ogni cosa. Sappiamo invece che non è così poiché avvertiamo nel profondo del nostro cuore che solo la bellezza, la verità e la giustizia sono le pietre miliari sulle quali si regge il nostro universo. «E’ legittimo supporre la verità di quanto sopra e ritenere pertanto che un circolo composto da persone ben intenzionate, spinte da motivazioni nobili ed elevate, riesca a comunicare con saggi e benevoli spiriti dell’aldilà. E ciò è dimostrato dalla storia stessa dello spiritismo». Il metodo migliore per prepararsi a diventare nel modo più opportuno membro di un circolo del tipo suddetto è il seguente: perfezionare ed abbellire il più possibile il corpo nel quale si vive, prestando una particolare attenzione alla dieta, facendo molto moto, curando la respirazione e concedendosi soventi abluzioni. Tenendo presente questo, molti spiritisti sono diventati vegetariani ed hanno abolito del tutto fumo ed alcool. Alcuni sono arrivati addirittura al punto di abolire tè e caffè ma, in linea di massima, queste restrizioni così severe sono prese soltanto da coloro i quali aspirano ad una sorta di perfezionismo individuale e non debbono necessariamente essere seguite da chi è membro di un grosso circolo. In ogni caso, sia ben chiaro, simili misure non potranno certo nuocere. Sii allegro, altruista, semplice e comprensivo; bandisci ogni forma di timore e non lasciare mai che esso entri in te. Conserva un sano equilibrio religioso e sforzati, sotto ogni aspetto, di capire il modo di pensare del tuo prossimo, per quanto limitato e preconcetto esso sia. Mantieni sempre elevata la tua mente, fai che resti «equilibrata» in ogni circostanza. Sforzati di occuparti delle cose dello spirito, se non possiedi già per natura tale inclinazione e, soprattutto, cerca di essere benevolo ed aperto nei confronti del prossimo. E’ questa la chiave di volta dell’arco che sostiene l’auto-perfezione.
Si dice che ogni individuo vibri ad un certo ritmo, il quale potrebbe definirsi il suo tono personale e pare che sotto questo profilo non esistano al mondo due individui uguali. Tale ritmo di vibrazione corrisponde senza dubbio alla personalità dell’individuo e, benché non ci siano due personalità uguali, quelle che più assomigliano l’una all’altra avvertiranno una maggiore attrazione reciproca. Se quanto sopra è valido per gli spiriti incarnati in questa vita, lo è di certo anche per quanto riguarda i legami fra il nostro spirito e quello delle persone defunte. Esiste un vecchio detto secondo il quale «Ogni simile attira il proprio simile». Se il tono del circolo e degli individui che lo compongono è elevato, se le aspirazioni sono nobili e pure, esso attirerà dal mondo dei trapassati degli «spiriti» dotati delle sue stesse vibrazioni. Difatti il circolo entrerà in contatto soltanto con spiriti benevoli e non malvagi. E’ ovvio tuttavia che ogni regola presenta le sue eccezioni: quanto sopra costituisce una regola generale ma è da considerarsi attendibile nella stragrande maggioranza dei casi. Nell’ipotesi contraria, potremmo affermare che nell’Universo non esiste giustizia e che solo il Caso e non la Legge Morale governa il destino di ogni cosa. Sappiamo invece che non è così poiché avvertiamo nel profondo del nostro cuore che solo la bellezza, la verità e la giustizia sono le pietre miliari sulle quali si regge il nostro universo. «E’ legittimo supporre la verità di quanto sopra e ritenere pertanto che un circolo composto da persone ben intenzionate, spinte da motivazioni nobili ed elevate, riesca a comunicare con saggi e benevoli spiriti dell’aldilà. E ciò è dimostrato dalla storia stessa dello spiritismo». Il metodo migliore per prepararsi a diventare nel modo più opportuno membro di un circolo del tipo suddetto è il seguente: perfezionare ed abbellire il più possibile il corpo nel quale si vive, prestando una particolare attenzione alla dieta, facendo molto moto, curando la respirazione e concedendosi soventi abluzioni. Tenendo presente questo, molti spiritisti sono diventati vegetariani ed hanno abolito del tutto fumo ed alcool. Alcuni sono arrivati addirittura al punto di abolire tè e caffè ma, in linea di massima, queste restrizioni così severe sono prese soltanto da coloro i quali aspirano ad una sorta di perfezionismo individuale e non debbono necessariamente essere seguite da chi è membro di un grosso circolo. In ogni caso, sia ben chiaro, simili misure non potranno certo nuocere. Sii allegro, altruista, semplice e comprensivo; bandisci ogni forma di timore e non lasciare mai che esso entri in te. Conserva un sano equilibrio religioso e sforzati, sotto ogni aspetto, di capire il modo di pensare del tuo prossimo, per quanto limitato e preconcetto esso sia. Mantieni sempre elevata la tua mente, fai che resti «equilibrata» in ogni circostanza. Sforzati di occuparti delle cose dello spirito, se non possiedi già per natura tale inclinazione e, soprattutto, cerca di essere benevolo ed aperto nei confronti del prossimo. E’ questa la chiave di volta dell’arco che sostiene l’auto-perfezione.