Le religioni asseriscono che il male, la violenza, l’odio, siano opere del demonio. La genetica asserisce, invece, che è una questione legata ad istruzioni, contenute nel Dna, che predisporrebbero la persona, in cui l’istinto di sopraffazione predomina sull’intelletto, a non possedere l’empatia necessaria per rendersi conto delle conseguenze delle sue azioni, poiché non è in grado di immedesimarsi nello stato d’animo del prossimo o nel dolore che gli infligge. Ma studi approfonditi hanno dimostrato che le esperienze fortemente negative durante l’infanzia, possono trasformare in persone criminali anche individui che non erano predisposti geneticamente alla violenza. Da una ricerca nelle carceri statunitensi è emerso che i più efferati assassini avevano subito da piccoli traumi indescrivibili. In pratica le prime vittime erano state proprio loro. Esaminando il Dna, si è scoperto che non tutti i killer avevano appunto geni che predisponevano all’omicidio. Per contro esaminando persone altruiste cresciute in situazioni sane, si è scoperto che pur possedendo geni che predisponevano alla violenza, essi non si erano attivati. Dunque l’essere umano sembrerebbe avere capacità adattive sorprendenti. L’ambiente influisce sulla personalità dell’homo sapiens. Il suo Dna può o meno contenere geni che lo predispongono ad una determinata caratteristica, ma se l’ambiente non la attiva, essa resta silente. Questa scoperta dimostra che ancora prima di punire, reprimere o quant’altro, i governi dovrebbero preoccuparsi di creare ambienti sereni per i loro cittadini. Un ambiente sereno, comprensivo, privo di ingiustizie, a maggior ragione dando l’esempio dall’alto, diminuisce il tasso di violenze ed omicidi. Ecco perché è importante divulgare valori di rispetto reciproco e di non violenza. Ecco perché è importante educare in modo capillare scuole e famiglie. Non è la gente ad essere cattiva, non è la gente ad essere folle: è l’ambiente competitivo a rendercela fin da piccola, attivando geni per la violenza e squilibrandola per via delle contraddizioni insite nel sistema. Ulteriore dimostrazione è che, analizzando varie statistiche inerenti il tasso di omicidi, la violenza, la corruzione, l’infelicità, lo stress, l’uso di stupefacenti, le malattie, ci si è accorti che i loro valori sono più elevati nelle città in cui vige un’ingiustizia di fondo, nelle città che sono mal gestite, mal governate: così accade per le intere nazioni. L’Italia è sì uno Stato meraviglioso, ma non è fra i paesi più giusti del mondo: il nepotismo, le raccomandazioni, l’invidia, la corruzione, creano un clima non facile, stressante, che favorisce comportamenti ostili, squilibrati, violenti, persecutori, omertosi e via dicendo. |
L’ignoranza non fa che peggiorare il tutto. Quindi qualsiasi governante, partito affermato o emergente che davvero volesse migliorare la qualità della vita di tutti, dovrebbe aiutare la popolazione a vivere più serenamente e riconoscere le sue esigenze, mai istigare alla violenza. Dalla violenza nasce solo altra violenza e chiunque vada al potere per rimanervi, dovrà usare altra violenza ancora. E le prime a rimetterci sarebbero soltanto le persone oneste, perché il vero potere, per quanto violenti si possa essere, non lo si sposta da dove è. Ecco perché per quanto le rivoluzioni abbiano cambiato in tante nazioni il volto dei padroni, purtroppo la popolazione è rimasta sempre schiava e parassitata da qualcuno o da qualcosa.
E ad un punto le costellazioni del Leone, della Bilancia, del Sagittario, dell’Acquario e dei Pesci, nonché il Sole, Venere, Saturno, Urano e Nettuno, mi dissero:
“Che gli esseri umani parlino bene di chi amano e ignorino chi non stimano: in questo modo l’odio, che tanto conviene ai poteri deviati, non attecchisce. Dalle cose più brutte facciano nascere fiori: coloro che lo faranno, ne saranno il profumo”.
“Che gli esseri umani parlino bene di chi amano e ignorino chi non stimano: in questo modo l’odio, che tanto conviene ai poteri deviati, non attecchisce. Dalle cose più brutte facciano nascere fiori: coloro che lo faranno, ne saranno il profumo”.